Domenica delle Palme e della Passione

Il commneto al Vangelo di domenica 20 marzo 2016

18 Marzo 2016

Abbiamo seguito il Signore Gesù fino a Gerusalemme. Ora entriamo insieme con Lui. In questa domenica che apre la Settimana Santa, celebriamo i misteri centrali della nostra Fede: la passione, la morte e la risurrezione del Signore. Prepariamoci ad accogliere quel Dio che si rivela prendendosi cura di noi fino a donare tutto se stesso. In un mondo in cui, difronte alla sofferenza ed al dolore, rimaniamo sconfitti e senza parole, spesso, ci fermiamo a chiedere spiegazioni sul dolore e sulla sofferenza a Dio. La Passione di Gesù si pone in un’altra dimensione. Come diceva Claudel “Dio non è venuto a spiegare la sofferenza: è venuto a riempirla della sua presenza”.Questa può essere una chiave di lettura per vivere con intensità la Settimana Santa.Sarebbe bello trovare del tempo per rileggere la Passione del Signore da più punti di vista. Il racconto della passione, infatti, mette sulla scena molte persone e ci invita a vivere gli avvenimenti attraverso i loro occhi. Ogni sguardo racconta un punto di vista particolare. Gli occhi di Pietro evidenziano la fatica della conversione e della fedeltà. Di fronte al tradimento Pietro rilegge tutta la sua storia di discepolo; “pianse amaramente”: sono lacrime che segnano una nuova rinascita per Pietro. In fondo, la nostra conversione deve partire dai nostri fallimenti; è perché ti senti amato che poi inizierai ad amare.Gli occhi di Pilato e di Erode raccontano i grovigli del potere e della giustizia. Gesù è un problema: direttamente o indirettamente minaccia lo “status quo” della vita e, questo, non sempre ci è congeniale. C’è il rischio, anche per noi, di calcolare e di avere un approccio “politico” alla Fede. Gli occhi dei sommi sacerdoti e della folla descrivono l’opportunismo e la superficialità della manipolazione.  E gli occhi di Barabba come avranno vissuto tutto? E gli occhi degli apostoli? Tra tutti questi volti, la passione secondo Luca si sofferma più delle altre anche sugli occhi di alcune donne. L’ultimo sguardo sul quale si sofferma il narratore è femminile. “Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono il sepolcro e come era stato posto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati…” (Lc 23,55).I rami di ulivo con i quali faremo memoria dell’ingresso del il Signore ci accompagnino per celebrare in questi giorni i misteri della nostra Fede. Siano il segno della nostra fedeltà al Signore anche nel momento della prova.  Buona Settimana Santa!