La storia della maestra Bauzon

Per una strana “dimora condivisa”, quella di quest’anno è stata una ricorrenza triste, per la compianta maestra “Nora”, al secolo Eleonora Bauzon in Plezzi, che da 95 anni riposa nel cimitero di Romans d’Isonzo.
Si spense nell’ospedale di Gorizia il 22 aprile 1929, alla soglia dei 33 anni di età, a causa di una peritonite post-parto, che provocò la morte anche della sua neonata. Insieme, nella stessa bara, unico caso a Romans, così si racconta in paese, sono state sepolte nel camposanto di via Aquileia.
Eleonora era nata a Gorizia il 24 aprile 1896 dal matrimonio tra Francesco Bauzon e Leopolda Bressan. Inizialmente aveva insegnato nelle scuole elementari di Farra, poi nei primi anni Venti si trasferì a Romans, dove sposò il maestro locale Giuseppe Plezzi “Il mestri Pino” e dove fino alla morte insegnò nelle scuole locali.
Nel 1923, la si nota in una foto, partecipò alle celebrazioni per il centenario di fondazione della scuola di Romans, elevandosi a figura storica dell’insegnamento locale.
Nell’ottobre scorso, però, dal suo sepolcro è stata tolta la lastra di marmo, un tempo fissata sul muro di cinta sopra la sua tomba, poi finita a terra, con sopra incise delle parole che la ricordano, mentre al suo posto è stato posato un corposo manufatto di pietra, alto un paio di metri con in cima una croce. Incollata al manufatto era stata posta anche una lastra metallica con sopra incisi i nomi di una decina di persone appartenenti ad una famiglia romanese, anche se Eleonora non vanta più alcun parente.
È successo nel momento in cui sono stati recuperati degli spazi nella parte vecchia del cimitero, a ridosso del muro di cinta lato nord.
Nell’occasione furono esumati i resti di diverse persone decedute tanti anni prima e rimosse le rispettive pietre tombali, una delle quali, il manufatto di pietra, è finito sui resti di Eleonora.
Il giornale “L’Isonzo” scrisse diversi articoli su Eleonora in occasione della sua morte, compresa la cronaca dei funerali solenni, cosi riportata il 25 aprile 1929: “Una grande folla di conoscenti, di colleghi del mandamento, di autorità scolastiche, parroci e scolari delle scuole di Romans, Villesse, Versa e Fratta e di molte autorità”.
Lo stesso giornale, un paio di giorni dopo scriveva che nel giorno dei funerali “la scolaresca di Farra si recò sulla strada di Gorizia, presso la caserma Enrico Toti, dell’11° Bersaglieri, per porgere l’estremo saluto alla compianta maesta Nora Bauzon Plezzi, decessa all’ospedale di Gorizia.
Alla scolaresca si unì il segretario politico Rinaldo Turus e numerosi cittadini, giacchè l’estinta era conosciuta a Farra avendo insegnato anche nelle nostre scuole elementari.
Al passaggio della carrozza funebre gli scolari gettarono rami di lauro e poi si irrigidirono sull’attenti a braccio alzato per il saluto romano”.
Un mese dopo la morte di Eleonora, ancora “L’Isonzo” scriveva che “nella chiesa di Romans era stata celebrata una messa in ricordo della sfortunata maestra, alla quale parteciparono tutti gli scolari del paese con la nuova insegnante Schwab: nel pomeriggio si recarono nel cimitero a deporre un grande mazzo di fiori sulla tomba di Eleonora recitando alcune preci in suffragio. Il podestà Giacomo Calligaris, in luogo di un fiore ha pure fatto pervenire alla Congregazione di Caritas, la somma di lire 10”.

Edo Calligaris