Romans: nuovo intervento nella parrocchiale

Molti ponteggi e impalcature, è riapparso in tutta la sua bellezza in questi giorni il soffitto a volta della chiesa di Santa Maria Annunziata a Romans d’Isonzo: è stato completamente rifatto dopo il crollo di una parte dell’intonaco, finito a terra nella zona della cantoria. Era la mattina del 30 settembre 2021.
Per fortuna il crollo si verificò nel corso della nottata è non provocò alcuna conseguenza.
La chiesa fu subito interdetta. Fu fatta fare una termoscansione del soffitto e altri accertamenti da parte del consiglio pastorale assieme al parroco monsignor Michele Centomo.
Parroco che era giunto a Romans un mese dopo il crollo, quindi al giorno d’oggi non ha ancora celebrato la sua prima messa nella sua nuova chiesa.
Dopo le dovute verifiche fu deciso di intervenire in maniera radicale e nell’ottobre scorso fuorno assegnati i lavori di rifacimento totale del soffitto dell’aula assembleare, alla ditta di costruzioni “Faggion Antonio”, di Belvedere di Tezze in provincia di Vicenza, sotto la guida dell’ingegner Busetto di Pordenone e del capocantiere Pietro Hojda.
Lavori, durati 153 giorni, che ora si sono felicemente conclusi con lo smantellamento del cantiere. Hannno comportato una spesa di 168 mila euro, coperta in parte dalla Regione FVG e in parte dal contruibuto dell’8xmille alla chiesa Cattolica.
La chiesa, però, non sarà ancora agibile in quanto restano alcune criticità nel soffitto e nel cornicione del presbiterio, sopra l’altare, che necessitano di un intervento di consolidamento. I lavori, quindi, si allungheranno ancora per qualche tempo prima che i fedeli possano riappropriarsi della loro parrocchiale.
La prima pietra della chiesa di Romans fu posata nel 1699, quando pievano era Mario Gibeli de Gibellis, poi diventato pievano di Salcano.
La parrocchiale fu eretta dal capomastro Piero Giani di Lonigo. I lavori duranono 17 anni e la chiesa fu consacrata il 29 novembre 1716 dal monsignor Giorgio de Marotti, vescovo di Pedene.

Edo Calligaris