Monfalcone: inaugurato il Nordic Walking Park

A inaugurare il parco, composto da quattro sentieri tematici, è stato il sindaco di Monfalcone, Silvia Altran. “Siamo molto orgogliosi di essere riusciti a portare a casa questo risultato – ha detto al taglio del nastro – anche perchè darà una spinta anche alla valorizzazione del centro Konver”. Una struttura, come ha sottolineato l’assessore allo Sport Omar Greco, ancora poco conosciuta, e che invece deve diventare una risorsa turistica: i sentieri del NWP serviranno anche a questo. “E non solo – hanno sottolineato l’istruttore Mario Fabretto e il responsabile del Parco della Grande Guerra Marco Mantini – il parco sarà anche un importante veicolo di diffusione della pratica sportiva e, allo stesso tempo, del valore storico-culturale del nostro territorio”. Il parco è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Comune (negli ’’Interventi di valorizzazione degli itinerari della Grande Guerra’’, Pot Miru e Carso2014+) e soggetti privati (l’hotel Franz di Gradisca che ha finanziato la segnaletica). “Si tratta di uno dei progetti più interessanti nati dal progetto di coesione sociale – spiega l’assessore Morsolin – nato proprio dalle camminate in città organizzate dalla Fiasp lo scorso anno”. L’assessore provinciale allo Sport, Vesna Tomsic, ha annunciato che la Provincia farà suo un progetto di promozione della pratica del nordic walking proprio partendo da questa iniziativa. Il Nordic Walking Park realizzato a Monfalcone consiste in una serie di quattro percorsi di diversa lunghezza, dislivello e difficoltà, articolati per tematiche prevalenti.Il primo è un percorso della Grande Guerra da 7,7 chilometri con segnavia rosso (dal sottopasso ferroviario al termine della Salita Mocenigo, attraverso la linea della trincea Joffre sino alla Q. 77 e quindi alle quote 85 Toti e 121 Pietrarossa, nell’ambito del Parco Tematico della Grande Guerra. Aggirata la Rocca, simbolo della città, si ritorna al punto di partenza): si tratta di un percorso di grandissimo interesse storico sui luoghi teatro delle famose “Battaglie dell’Isonzo” tra il giugno 1915 e il giugno 1917, praticabile anche una versione ridotta di 5 chilometri.Il secondo è il percorso dei castellieri (segnavia azzurro) di 4,6 km (dal sottopassaggio ferroviario si sale verso le alture che si ergono a ovest, fino alle pendici meridionali dei rilievi delle Forcate e della Gradiscata, a raggiungere una strada nei pressi della presa dell’Acquedotto Triestino, e lungo un sistema di strade sterrate verso il colle della Rocca, anch’esso sede di castelliere, e quindi, su discesa asfaltata, al punto di partenza). Terzo percorso quello delle acque carsiche (segnavia arancione) di 8,7 chilometri (dal Lago di Pietrarossa attraversando la “Palude Sablici” giungendo al canale Locavaz e congiungendosi quindi con quelle del Timavo, con un panorama che abbraccia l’intero Golfo di Trieste con il castello di Duino, le foci del Timavo e, più lontano, dell’Isonzo. Nella seconda parte del percorso si attraversano numerosi resti di trincee): anch’esso con una versione ridotta di 6,5 chilometri. Ultimo percorso quello del Lago di Pietrarossa di 3,6 chilometri: partendo dal centro visite di Pietrarossa è possibile girare attorno al lago carsico di Pietrarossa. Percorso interamente pianeggiante e ombreggiato, adatto a tutti. La mancanza di salite ne fa il percorso ideale per iniziare e per chi non può affrontare i dislivelli dei percorsi più impegnativi.