“Tullio Crali. Una vita per il Futurismo”

Sarà Tullio Crali ad aprire l’attesa stagione espositiva di Gorizia, in vista dell’importante appuntamento con la Capitale europea della Cultura 2025. Una grande mostra lui dedicata aprirà i battenti il prossimo 12 aprile, ospitata negli spazi espositivi del Museo di Santa Chiara, presentando un allestimento comprendente circa 225 opere tra dipinti, sculture, disegni, progetti di architettura, scenografie, cartelloni pubblicitari, “sassintesi”, cataloghi, libri e altre creazioni sperimentali e innovative.
“Tullio Crali. Una vita per il Futurismo”, questo il titolo della mostra curata da Marino De Grassi, è la prima in Regione a presentare una vera e ricca rassegna antologica dell’artista, giunto a Gorizia nel 1922 e dove risedette fino alla seconda metà degli anni ’40 del Novecento, testimoniandole con iniziative culturali e notevoli dipinti il suo legame e il suo affetto.
Crali, artista poliedrico, aderì giovanissimo al movimento futurista e futurista rimase, con la sua variegata produzione artistica, sino alla fine della sua lunga vita. Fu proprio Gorizia il luogo in cui nacquero le sue prime attenzioni verso il Movimento e, soprattutto, il suo grande interesse per gli aerei, il volo, il cielo e il cosmo.
Dai suoi primissimi incontri ai margini dell’aeroporto di Merna, sorse una passione che ne distinse la lunga e fertile attività artistica nel campo dell’aeropittura di cui divenne, a partire dal 1938, uno dei maggiori esponenti italiani. Filippo Tommaso Marinetti, in occasione della XXII Biennale d’Arte di Venezia del 1940, riservò all’allora giovanissimo Crali una sala personale.
Al Museo di Santa Chiara, l’esposizione si svilupperà su tutti e tre i livelli della sede, proponendo al piano terra la sezione “Avanguardia e Futurismo giuliano prima di Crali. Citazioni visive 1919-1929”, con esposte opere di Cernigoj, Cossar, Dolfi, Farfa, Pilon, Pocarini, e Spazzapan, solo per citare alcuni tra i molti in rassegna. Accanto a questi, la sezione “Le prime opere di Crali e l’esplosione dell’aeropittura”, con 35 dipinti di cui 5 di grande formato, oltre ai 2 quadri più noti dell’Artista: “Le forze della curva” del 1930 e “In tuffo sulla città” del 1939. In mostra anche i 5 grandi dipinti dedicati alle Frecce Tricolori, che hanno segnato per Crali una vera rinascita artistica a partire dal 1986.
Proseguendo al primo piano la sezione “Crali aeropittore”, con ulteriori 45 aeropitture, e “Crali e i futuristi”, con 26 disegni – ritratti di futuristi e 5 bassorilievi – ritratti dei fondatori del Movimento.
Al secondo piano la ricca mostra continuerà con “Crali futurista”, 19 opere futuriste di carattere generale, affiancate da pezzi artistici polimaterici, manifesti pubblicitari, “tavole parolibere”, bozzetti di moda, scenoplastiche teatrali, particolarissime “sassintesi”, cataloghi di mostre d’epoca e libri futuristi.
L’esposizione proporrà anche una visuale sul “Crali sportivo”, con alcune opere a tema Sport, alcune delle quali esposte alla Mostra d’Arte collaterale alle Olimpiadi di Berlino nel 1936.
“La mostra in Santa Chiara è stata realizzata grazie alla disponibilità data dal Comune di Gorizia, dalle quattro eredi Crali e da alcuni loro conoscenti collezionisti, nonché da alcune pubbliche istituzioni” ha illustrato il curatore De Grassi, il quale ha anche annunciato che, alle opere già previste nel catalogo della mostra, se ne aggiungerà una in prestito dall’Ufficio di Segreteria del Presidente del Veneto Luca Zaia: una grande opera di circa 2 metri di altezza, per la quale nei prossimi giorni si procederà ad organizzare il trasporto.
La mostra sarà visitabile gratuitamente nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30, fino al 29 settembre 2024.

Selina Trevisan