Fidarci degli angeli per meravigliarci di ciò che la vita ci riserva

Quando alla fine dello scorso anno scolastico, tutto il personale scolastico era indaffarato ad impacchettare libri, quaderni e materiale didattico di ogni genere, io mi sono ritrovata ad occuparmi di inscatolare i nostri addobbi di Natale e Pasqua.
Ognuno di noi era preoccupato e pensieroso al fatto che dovevamo trasferirci nella sede provvisoria dell’ex Pacassi a Gorizia ed alcuni di noi pensavano anche a come avremmo potuto rendere la nostra scuola accogliente e con quell’aria famigliare proprio del nostro Istituto Tecnico Agrario.
Così, quando abbiamo sentito che il Natale si stava avvicinando, abbiamo iniziato, come da tradizione, ad abbellire la nostra nuova sede.
I nostri allievi, e non solo, si sono attivati a portare da casa alcuni addobbi o ad aprire i nostri scatoloni e così pian pianino anche nel nostro nuovo edificio si è iniziato a respirare aria natalizia.
Nella grande entrata e sulle porte delle classi sono state appese delle stelle, bianche o rosse, costruite dai nostri allievi. Nelle classi, oltre ai disegni decorativi e le luci, c’erano pure gli alberi di Natale con decorazioni che rispecchiavano la personalità degli studenti. In qualche angolo della scuola c’erano pure dei presepi.
Nel nostro ampio ingresso, con la collega Martina ed alcune classi abbiamo posto un tronco di melo, del frutteto della nostra sede storica, con le 4 candele dell’Avvento ed il presepe rifinito con il verde proprio del Natale: pungitopo, magnolie, pino e le nostre stelle di Natale.
Oltre a tutto questo, non poteva mancare la nostra Liturgia della Parola e così, l’ultimo martedì prima delle vacanze natalizie, abbiamo svolto con il diacono Matteo Marega il nostro incontro di preghiera il cui tema scelto è stato il dono.
Il celebrante ci ha fatto riflettere sull’annunciazione a Maria e sul fatto che noi siamo un dono di Dio.
Alla liturgia hanno partecipato alcuni allievi, docenti ed ex ed un genitore.
Al termine della celebrazione è stata letta “la leggenda della Stella del Natale” per cogliere come dobbiamo fidarci degli angeli e meravigliarci di quello che la vita ha in serbo per noi.
E questo è quello che è successo a noi: infatti, nonostante le difficoltà, paure e preoccupazioni per il trasferimento nella nostra sede provvisoria, lo spirito del Natale non è venuto meno. Anzi, lo possiamo dire, è stato sentito maggiormente perché tutti noi avevamo bisogno del calore natalizio, del clima fraterno per poter proseguire in questa avventura scolastica a Gorizia.
Martina Bregant – Francesca Brusin