Benedetti bambini e ragazzi dell’UP Bassa Friulana

Scorrendo i testi dei Vangeli, vediamo come Gesù fosse solito benedire spesso i bambini indicandoli come esempio a tutti per la loro innocenza e semplicità: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso. E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva”. (Mc 10,14-16; Cfr, Mt 19,14-15 e Lc 18,16-17).
Il 6 gennaio ricorre anche la Giornata per l’infanzia missionaria istituita nel 1950 da Pio XII, che stabilì la data nel giorno dell’Epifania, con l’obiettivo di coinvolgere i piccoli nei progetti che sostengono le missioni.
In questa giornata ci sono state proposte di preghiera, attività di raccolta a favore di progetti a sostegno dell’infanzia in tutto il mondo. Si sono, poi, ricordati i tanti bambini a cui l’infanzia non è onorata e rispettata, ma viene strappata via in nome della violenza e dello sfruttamento a causa delle guerre o dell’estrema povertà. Si è pregato anche perché gli occhi dei bambini non si abituino a “vedere il male” con senso di impotenza, ma seguendo, come i Magi, la stella della Speranza, possano ricevere davvero “una vita nuova”.
Anche nell’Unità pastorale “Bassa Friulana” nelle parrocchie di Strassoldo e Terzo si sono benedetti bambini e ragazzi alla fine delle messe, mentre la benedizione a Muscoli si è tenuta nel pomeriggio. A presiedere il rito è stato don Manuel assieme a don Paul e don Modeste: al termine si è tenuta l’immancabile lotteria missionaria.
A Scodovacca, nella chiesa dedicata a San Marco Evangelista, moltissime sono state le persone che non hanno voluto mancare alla benedizione dei più piccoli: il rito è stato presieduto dal parroco don Sinuhe ed ha visto momenti di preghiera alternati all’esecuzione di alcuni canti natalizi. Ci si è quindi spostati nella vicina canonica dove è arrivata la Befana che ha portato dei piccoli doni ai bambini mentre sono stati serviti cioccolata calda e brulé per tutti. Purtroppo, visto il perdurare del maltempo non si è potuto procedere all’accensione del grande “pignarul” preparato per l’occasione.

Livio Nonis