Pellegrini nel ricordo di Fra’ Fulgenzio

Tutto è nato dall’idea di Don Mirko parroco dell’Unità pastorale “Cjaminin Insieme” e di don Federico, parroco dell’Unita pastorale”Campanili Riuniti”, di creare un ulteriore momento di fede e di aggregazione per le due comunità.
Sapendo dell’affetto e della riconoscenza che le persone hanno avuto per fra’ Fulgenzio Morao – che per circa 40 anni ha accolto con la sua indimenticabile simpatia e gioia evangelica tanti pellegrini a Barbana – si è pensato di organizzare un pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Frassino, che si trova a Peschiera del Garda, dove ormai un anno fa, nel piccolo cimitero, fra’ Fulgenzio è stato sepolto.
Così al mattino si è partiti alla volta del Garda. Giunti al Santuario i pellegrini sono stati accolti dal priore padre Giambattista.
Successivamente alle 12 è stata celebrata la messa; nell’omelia don Maurizio Qualizza, che ha conosciuto molto bene fra’ Fulgenzio, ha spiegato: “Siamo venuti stamattina ai piedi di Maria, qui nel santuario della Madonna del Frassino, che come dice la tradizione è apparsa nel 1500 a un contadino, un certo Bartolomeo Broglia, certo per onorare la nostra Madre comune e la Madre di Dio, ma anche per ricordare e far grata memoria di frate Fulgenzio che di Maria si è fatto servo, umile servo, per tanti anni a Barbana. Certo questa Madonna è una statuetta di soli 14 centimetri, credo la più piccola in Italia, non ha l’imponenza della Madonna di Barbana, ma ci suggerisce proprio per la sua piccolezza, la verità di Maria: ella si è fatta, nell’umiltà del cuore, piccola, serva, ancella del Signore. Oggi, spiritualmente uniti a fra’ Fulgenzio, La vogliamo pregare sotto quel titolo che è stato messo alla fine delle Litanie Lauretane, “Regina della pace”, ma che è lì perché le riassume tutte, Lei che ha donato al mondo il Principe della pace, il Signore Gesù”.
Al termine i pellegrini si sono recati presso la tomba di frate Fulgenzio per una preghiera ed un omaggio floreale.
Nel pomeriggio c’è stata la visita guidata alla scoperta della storia di questo santuario.
Costruita tra il 1511 e 1514 in stile rinascimentale, l’armonica ed elegante struttura architettonica della chiesa è costituita da un’unica navata, impreziosita da 8 altari laterali e da 2 cappelle (Cappella del SS.mo Sacramento e dell’Apparizione).
Le origini del Santuario risalgono all’11 maggio 1510 quando, in “Contrada Pigna” fuori dalle mura di Peschiera, la Madonna apparve al contadino Bartolomeo Broglia.
La prima pietra venne posta il 10 Settembre 1511, presente il Capitano Roberto Stuart, Comandante delle truppe francesi a Peschiera.
Il santuario, legato alle sorti di Peschiera, andò soggetto a frequenti devastazioni e rovine, ma fu sempre restaurato con sollecitudine e amore, fino all’ultimo restauro, 1996-1998 che ha ripristinato lo splendore del primo ’600, e le decorazioni del 1930.
Al termine della visita, l’atto di affidamento a Maria, regina della pace, ricordando le tante popolazioni segnate gravemente dalle guerre.
L.N.