Lieti nella speranza

Mentre eravamo a Lisbona durante la Giornata Mondiale della Gioventù dell’agosto 2023 e anche quando siamo tornati a casa, uno dei riscontri più belli che hanno dato i giovani che vi hanno partecipato è che in quei giorni si è respirato un clima di fraternità universale che ha riempito il cuore di speranza.
Dopo gli anni della pandemia, dopo aver raccomandato per molti mesi che l’altro è un pericolo e io posso essere un pericolo per l’altro, finalmente i giovani hanno sperimentato che gli altri possono dare gioia e sono dei fratelli e delle sorelle da non temere.
Sullo sfondo della pandemia e nel contesto della guerra in Ucraina l’incontro di Lisbona è stata un’iniezione di speranza.
Le notizie della Terra Santa, le atrocità che sono emerse negli attacchi terroristici e la durezza della risposta armata, sono state come una cesoia che rischia di tagliare le ali alla speranza, come un soffiare spietato sulla fragile luce della speranza che lentamente si stava riaccendendo.
Quanto mai opportuno è tornare a parlare di speranza e a fare esperienza di fraternità con i nostri giovani, in modo che si continui ad avere la prospettiva di un mondo diverso!
La domenica di Cristo Re è stata indicata come la Giornata Mondiale della Gioventù da celebrare nelle diocesi di tutto il mondo.
Già l’anno scorso è stata celebrata in modo congiunto dalle diocesi di Gorizia e di Koper, facendola diventare un piccolo laboratorio di incontro e di fraternità internazionale.
Quest’anno sono tanti i motivi e gli ingredienti che ci chiedono di vivere con intensità questo momento di incontro, di approfondimento e di preghiera.
Il cammino che si sta facendo verso Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura sta rafforzando le relazioni tra le Chiese che condividono lo stesso territorio e hanno una storia in comune. Proprio in questi giorni in cui è sospesa la libera circolazione delle persone attraverso il confine, è provvidenziale pensare a dei giovani che si incontrano e cercano di fare amicizia, di partire da ciò che unisce.
Saranno presenti al momento di preghiera, oltre ai due vescovi di Koper e di Gorizia, anche dei monaci della comunità di Taizé che stanno preparando l’incontro di fine anno a Lubiana.

Ben prima che Giovanni Paolo II inventasse le GMG, era proprio la comunità di Taizé che promuoveva a livello europeo l’incontro dei giovani nella fede, favorendo il dialogo e l’amicizia.
Il tema che caratterizzerà l’incontro è proprio quello della speranza.
Papa Francesco ha delineato per i prossimi anni un percorso sulla speranza, probabilmente perché percepisce la fragilità della speranza per i nostri giovani.
La frase di riferimento è tratta dalla lettera ai Romani, dove, al capitolo 12, San Paolo esorta ad essere “lieti nella speranza”. I giovani avranno modo di confrontarsi su che cosa tarpa la loro speranza, su che cosa la sostiene, sapendo che solo l’incontro con il Signore della vita può essere motivo fondato di speranza.

Sabato 25 novembre l’incontro comincerà alle 19.00 in piazza Vittoria a Gorizia con un momento di animazione; si passerà nella chiesa di Sant’Ignazio dove i giovani si confronteranno proprio su ciò che toglie o alimenta la speranza.
Ci si sposterà poi verso le 20.00 in Cattedrale per la preghiera che avrà lo stile di Taizé e la presenza di alcuni monaci della comunità ecumenica francese che stanno preparando l’incontro europeo di fine anno a Lubiana.
Saranno presenti anche i vescovi di Gorizia e di Koper – Capodistria.
Si concluderà con un momento conviviale.
Sono invitati tutti i giovani dai 14 anni in su.

don Nicola Ban e don Primož Riavec, referenti rispettivamente della Pastorale Giovanile di Gorizia e di Koper