L’ISSR diviene in regione unico polo didattico della Facoltà teologica del Triveneto

L’ Arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato l’aveva riferito con soddisfazione in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico degli Istituti teologici di Udine, lo scorso novembre, e oggi l’annuncio è realtà: l’Istituto superiore di Scienze religiose della diocesi è diventato l’unico polo didattico della Facoltà teologica del Triveneto per i laici in regione, sostenuto dalle tre Chiese di Udine, Gorizia e Trieste e intitolato ai Santi Ermagora e Fortunato.”Il motivo più immediato che ci ha portato a questa decisione – spiega mons. Mazzocato, presidente moderatore del nuovo Issr – sono le direttive della Conferenza episcopale italiana e della Congregazione per l’educazione cattolica, scaturite dalla verifica della situazione degli Istituti superiori di Scienze religiose effettuata alcuni anni fa. Tali direttive comprendono una serie di condizioni base per l’esistenza di un Issr. Per ottemperarvi nel modo migliore, i tre vescovi hanno concordato sull’opportunità che le tre diocesi di Gorizia, Trieste e Udine unissero le forze. Ciò si rivela un’occasione favorevole, perché creiamo una scuola di teologia speculare all’Istituto teologico del Seminario, da tempo in comune tra le tre Chiese. Questo consente un approfondimento della riflessione teologica comune unitamente allo scambio di competenze tra i due istituti teologici. Si tratta inoltre di un passo in avanti nella collaborazione tra le tre diocesi, in quel cammino comune che noi vescovi cerchiamo di tenere continuamente vivo e che ha ormai una certa tradizione”.”L’Issr è intitolato ai Santi Ermagora e Fortunato per il riferimento comune delle tre Chiese ad Aquileia – aggiunge mons. Mazzocato -. Lo Statuto, scritto insieme dai tre vescovi, ha già ricevuto l’avallo in sede nazionale. Abbiamo concordato la nomina di don Federico Grosso come direttore, anche se attualmente, in attesa dell’adempimento di alcuni passaggi formali e burocratici, in questo ruolo risulta ancora don Giovanni Del Missier, affiancato da don Grosso come pro direttore”. Sicuramente secondario, ma non trascurabile, anche un aspetto concreto: “Come Vescovi abbiamo valutato positivamente questo passo anche per la sua ottima sostenibilità economica, disponendo già di tutte le infrastrutture necessarie a Udine e non dovendo quindi fare investimenti particolari. Grazie ai lavori fatti progressivamente negli anni scorsi, la sede del nuovo Issr con tutte le strutture necessarie è già a posto”.