Tradizione rispettata per il tiro a l’ou

Una domenica delle Palme diversa dal solito anche a Turriaco. Non c’è stata alcuna benedizione dell’ulivo, come da decreto inviato ai sacerdoti. Una celebrazione a porte chiuse officiata da don Enzo Fabrissin, e una piazza letteralmente vuota, ma… la tradizione del Tiro a l’ou si è spostata nelle case.Diverse le restituzioni giunte al Circolo Brandl dalla gente del paese e, soprattutto, dai bambini della scuola dell’Infanzia che, grazie ai loro insegnanti, hanno ricevuto un appuntamento virtuale. Uova dipinte e disegnate, simpatiche, che hanno riunito famiglie attorno a un gioco dal gusto antico.Qualcuno è riuscito pure a riesumare da qualche nonno le famose zento lire con cui si giocava in piazza! Soddisfazione viene espressa dal Direttivo del Circolo culturale e ricreativo don Eugenio Brandl che, ha potuto vedere tramite messaggi e post sui vari social come questa tradizione sia stata rispettata in paese, nonostante tutto. Su Facebook, inoltre, grazie a Paolo Buttignon che già al tempo era ppassionato di video, è stata postata una ripresa del Tiro a l’ou del 1996 che ha permesso di ricordare le primissime esperienze della Gara che, al tempo, si svolgeva nel cortile dell’oratorio.Un grazie corale a tutti, è stato un piacere in questi giorni difficili, poter godere di qualche momento di serenità e vedere che il gioco ha rallegrato grandi e piccini allontanandoli, almeno per un momento, dalla difficoltà che stiamo vivendo.