Stalle Rosse riconsegnate alla comunità

È stata una grande festa quella di sabato scorso per la comunità parrocchiale di Staranzano che ha inaugurato il nuovo edificio polifunzionale sito nella zona delle “Stalle Rosse”. Numerose persone – non solo fedeli che frequentano la vita comunitaria, ma anche cittadini legati a questa struttura storica per il paese – si sono date appuntamento alle ore 16 davanti a questa nuova realtà dove, dopo una breve preghiera e la benedizione, l’arcivescovo Carlo Maria Redaelli assieme al sindaco di Staranzano Riccardo Marchesan, ha tagliato il nastro che ha permesso così a tutti i presenti di entrare nella grande sala polifunzionale dove don Paolo Zuttion decano e parroco dell’Unità Pastorale S. Giueseppe e SS. Pietro e Paolo, ha dato il benvenuto e ha ringraziato tutti quelli che con il loro contributo, hanno permesso di arrivare all’inaugurazione di questa  struttura che non sarà solo al servizio della comunità parrocchiale, ma anche un punto d’incontro per tutta la realtà cittadina. Tante le persone ricordate: da don Francesco  Fragiacomo,presente alla cerimonia, che sei anni fa, da parroco, aveva lanciato e portato avanti con caparbietà questa idea; ai progettisti dello studio associato architetti Luisa Movio e Michele Poletto che sono riusciti ad integrare e ad armonizzare la parte antica con la nuova; all’Arcivescovo di Gorizia per aver messo a disposizione il contributo dell’8xmille della CEI che copre per opere diocesane il 75% della spesa; poi le imprese che attraverso i loro operai hanno portato a termine i lavori con non poche difficoltà ed un grazie infine è andato a tutti i numerosi volontari per il loro spirito di servizio e competenza. Erano presenti anche i sacerdoti vicari don Milocco e don Biasiol assieme a don Luigi Fontanot che ha prestato servizio a Staranzano con il suo ministero.Un filmato ha ripercorso le fasi dei lavori di costruzione, a partire dalla fine del 2014 quando il Consiglio pastorale Parrocchiale assieme al consiglio per gli affari economici hanno deciso di investire, soldi e forze in questo progetto che, a sentire i molti presenti, è riuscito veramente bene. E’ stata conservata tutta l’area sportiva verde  con un’accessibilità pedonale, si è creato un parcheggio auto sul retro,ma soprattutto si può notare una buona integrazione tra la costruzione precedente delle Stalle Rosse e l’ampliamento nuovo, con una grande sala al pianoterra utilizzabile per le varie celebrazioni liturgiche, per manifestazioni  associative o ricreative e con una scala che porta ad altrettante stanze al primo piano dedicate alla catechesi, e con una serie di vetrate che donano luminosità al tutto. Giovanni Dean, moderatore del consiglio pastorale, ha poi auspicato che questa struttura possa rispondere alle esigenze di tutta la comunità intera in particolare al servizio dei giovani che hanno le loro esigenze, bisogno di relazioni in un luogo che possa diventare educativo ed occasione di crescita. Il sindaco Marchesan ha sottolineato l’importanza del lavorare e collaborare insieme. Testimonianza e prova di tutto ciò si concretizza per esempio con la disponibilità della parrocchia di ospitare – in alcune stanze della neonata struttura – quattro classi quinte della scuola elementare cittadina in risposta alle esigenze di distanziamento dettate dall’emergenza pandemica. Infine è intervenuto l’arcivescovo mons. Redaelli che ha visto la nascita e l’apertura di  questa struttura come un segno di ripresa ed un luogo fondamentale per tessere relazioni tra le persone. Il presule ha infatti ricordato le parole di Gesù: “Dove due o più persone sono riunite nel mio nome, io sarò con loro!”.Il pomeriggio si è concluso con un breve momento musicale a cura del coro Soul Circus Gospel Choir diretto dal maestro Massimo Devittor che ha presentato alcuni brani famosi e spirituals molto apprezzati dai presenti che hanno visitato l’opera inaugurata poco prima. A tutta la comunità parrocchiale e civile di Staranzano, non resta che fare un augurio sincero perché questa struttura diventi un luogo vivo e che porti frutti di comunione, di amicizia, di crescita spirituale e umana per tutti.