Rugby: Coppa del Mondo alla Nuova Zelanda

Nella finale hanno avuto la meglio sugli australiani, rispettando il pronostico della vigilia. La finale terminata 34-17 si è disputata nel tempio della palla ovale a Londra nello stadio di Twikenham in uno stadio tutto esaurito con oltre 80mila presenze sulle tribune. Ancora una volta il mondiale della palla ovale ha superato il pari torneo calcistico che anch’esso si svolge ogni quattro anni. Ma non è una novità in quanto, succede anche da noi, il rugby fra gli sport giocati negli stadi è l’unico in cui le famiglie possono tranquillamente essere presenti, mescolarsi e fare amicizia con i tifosi avversari senza nessun tipo di rischio. D’altra parte questa meravigliosa disciplina, nonostante sia fatta di continui contatti, ha un proprio codice d’onore sul rettangolo verde; si gioca per vincere rispettando sempre l’avversario.Tornando alla finale, dopo 25’ di equilibrio con il risultato fermo sul 3-3 frutto di due calci piazzati i neozelandesi hanno scavato il solco decisivo con due piazzati e la meta di Milner-Skudder trasformata da Carter chiudendo il primo tempo avanti per 16-3.Nella seconda parte dopo un’altra meta di Ma’ a Nonu, gli australiani punti sull’orgoglio hanno tentato un disperato recupero portando si addirittura a quattro lunghezze, grazie anche al fatto che gli All Blacks per un’espulsione temporanea erano rimasti in 14 per 10’. Poi con l’equilibrio delle forze in campo c’è stato di nuovo l’allungo decisivo per il 34-17 finale.Per quanto riguarda gli azzurri, si sapeva che era impresa titanica e impossibile superare il primo turno, ma tutto sommato il compitino è stato comunque svolto, giungendo terzi nel girone dietro all’Irlanda, garantendoci l’automatica qualificazione ai mondiali del 2019.