Palabigot, cattedrale nel deserto

In maniera periodica sulla stampa locale viene a galla il problema del PalaBigot, da troppi anni sotto utilizzato. L’impianto sportivo fu rifatto alla fine degli anni Novanta, per ridare casa alla pallacanestro goriziana che si trovava ai vertici del movimento a livello nazionale. Poi finì come tutti ben sappiamo, purtroppo. Ora ci troviamo ad affrontare un altro tipo di realtà, con la mancanza di una squadra leader nel movimento cestistico. Ecco allora che bisogna capire che fare in futuro del PalaBigot. I costi per mantenerlo sono esorbitanti, nessuno quindi è in grado di prenderne in mano la gestione. Eppure a Gorizia c’è bisogno di un palazzetto polifunzionale per le richieste di molte società sia di basket che di pallavolo, specialmente a livello femminile, con l’Azzurra Millennium costretta ad allenarsi in palestre scolastiche inadeguate. Secondo la mia opinione, invece di continuare a parlare di ristrutturazioni e adeguamenti, si dovrebbe far largo alle ruspe, abbatterlo totalmente o parzialmente e costruire una palasport da duemila posti, capienza minima per poter giocare in serie A2. Potendoci aggiungere nella metratura totale un altro campo per la pallavolo con una tribunetta da duecento posti o poco più, dividendo il tutto con una parete di cartongesso semovibile; come del resto stanno già facendo al palaGallini a Pordenone. Ci sarebbero ambienti più piccoli, con minori costi sia di riscaldamento che di manutenzione e con la possibilità di venir sfruttata al massimo la sua potenzialità.