Matrimonio e famiglia dopo Amoris Laetitia

L’esortazione postsinodale di Papa Francesco “Amoris laetitia” sull’amore nella famiglia del 19 marzo 2016 è il frutto delle discussioni dei padri sinodali attorno agli importanti temi della vocazione all’amore matrimoniale, dell’educazione dei figli, della spiritualità coniugale e famigliare e dell’accompagnamento pastorale delle situazioni difficili e di fragilità. Troppe facili semplificazioni, rigoriste e lassiste, hanno alimentato ed alimentano un grande dibattito sul tema ma non aiutano l’assimilazione di un documento importante per la Chiesa oggi, chiamata ad annunciare il Vangelo accostandosi ad un mondo in cui la scala valoriale e l’identità famigliare è in profonda crisi. La pubblicazione di monsignor Ettore Malnati “Matrimonio e famiglia dopo Amoris laetitia” (Cantagalli editore, 2017 pp. 128) è preziosa perché offre spunti di comprensione a livello dottrinale ma soprattutto pastorale ricordando che la Pastorale con la P maiuscola è quella di una Chiesa voluta per offrire salvezza e redenzione che ha bisogno di accoglienza, cuore, pazienza, correzione e fedeltà a Dio, sapendo leggere quei “segni dei tempi” ai quali il Vaticano II,ci invita a metterci all’ascolto. Partendo dall’ascolto della scrittura il lettore può scoprire come la famiglia naturale porti in sé la somiglianza con il Dio della vita e sia immagine per scoprire e descrivere il mistero della trinità come concezione d’amore. Fra le tante famiglie descritte nella Bibbia, che come tutte le famiglie umane contemplano gioie ma anche dolori e amarezze, spicca quella di Nazareth; l’inno alla carità di 1 Cor è  il canovaccio per descrivere le caratteristiche dell’amore sponsale nella prospettiva di un cammino che deve essere quotidianamente praticato cogliendo gli effetti della grazia sacramentale che è destinata  prima di tutto a perfezionare l’amore dei coniugi. Buona parte del testo è dedicato  al discusso tema delle situazioni di difficoltà e di rottura del vincolo, partendo da quello che è l’insegnamento di Gesù sul matrimonio recepito nei Vangeli di Marco Luca e Matteo, principale fondamento per una riflessione intorno a questo tema, dal quale la Chiesa ha inteso e continua ad intendere il sacramento del matrimonio valido per tutta la vita “nella buona e nella cattiva sorte”. La situazione di coloro che vivono una seconda unione a fronte di un matrimonio valido già celebrato non può ridursi al dualismo sterile  “sacramenti sì, sacramenti no” perché -ricorda l’autore – la Chiesa non è padrona ma dispensatrice dei sacramenti; si tratta piuttosto di far sì che ogni battezzato trovi il proprio modo di partecipare alla comunità ecclesiale, perché si senta oggetto di una misericordia immeritata e gratuita. Amoris laetitia sprona le comunità all’accompagnamento dei fedeli in situazioni di difficoltà famigliare prendendosi a cuore il loro status interiore e mirando sempre all’integrazione e mai all’esclusione. I vescovi in unione con il loro presbiterio -ricorda l’autore- sono chiamati a discernere per cercare di trovare le strade possibili di risposta a Dio e di crescita attraverso i limiti senza mai rinunciare a proporre l’ideale pieno del matrimonio e il progetto di Dio in tutta la sua grandezza.  L’autore, mons. Ettore Malnati, è vicario episcopale per il laicato e la cultura della diocesi di Trieste e docente di Teologia sistematica presso lo Studio Teologico Interdiocesano e l’ISSR “Ermacora e Fortunato” di Gorizia Udine e Trieste.