Marzo è Donna

“Abbiamo sempre pensato che l’8 marzo, Festa della Donna, o il 25 novembre, Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, fossero date “riduttive” per ricordare la donna, la violenza di genere e le disparità; anche perché c’è poco da festeggiare quando la vita di ogni giorno porta alla luce altro. Abbiamo quindi scelto di realizzare un intero mese di appuntamenti dedicati alla sensibilizzazione su queste tematiche, dando valore e rilievo alle realtà e alle persone con cui collaboriamo”. Così la presidente di SOS Rosa OdV, Francesca Vuaran, ha introdotto la presentazione di “Marzo è Donna”, programma di appuntamenti che vogliono andare oltre al “solo” 8 marzo, proponendo momenti di approfondimento, laboratori per i più giovani, rassegne cinematografiche e incontri musicali.Il calendario di proposte – promosso da SOS Rosa OdV con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e il patrocinio del Comune di Gorizia, della Camera di Commercio Venezia Giulia Trieste e Gorizia, dell’associazione D.i.Re, di Confartigianato e dell’Università degli Studi di Udine Centro Polifunzionale di Gorizia – si aprirà domenica 5 marzo alle 17.45 con il concerto “Donne tra poesia, musica e racconti di vita”. Una proposta di brani musicali – scritti o cantati da donne – a cura del Corpo Bandistico di Corno di Rosazzo. Ad intervallare i pezzi proposti, alcune letture tratte dal libro “Storie della buonanotte per bambine ribelli”. L’appuntamento sarà ospitato al Kulturni dom di via Brass a Gorizia e avrà ingresso libero.Si proseguirà quindi il 18 marzo con “Fari d’azione”, restituzione del percorso teatrale intrapreso da due classi dell’ISIS Galilei – Fermi – Pacassi. Guidati negli scorsi mesi da alcuni esperti di teatro sociale, i ragazzi ricreeranno un loro spettacolo teatrale dedicato all’approfondimento della violenza di genere e della disparità ancora esistente tra uomo e donna. Le restituzioni si terranno al Kulturni dom e saranno due: una alle 10 riservata alle scuole e una alle 17 aperta al pubblico.Venerdì 24 marzo spazio poi all’arte con “Toccate nel cuore – l’arte contro la violenza”, che porterà i visitatori attraverso la narrazione delle immagini delle opere, guidati da un’esperta di didattica dell’arte. Si comprenderà il mondo dell’arte visto dagli uomini, visto dalle donne, scoprendo aspetti meno conosciuti. Appuntamento alla Sala Dora Bassi alle 18.Ulteriore appuntamento in programma il 29 marzo con il Workshop “Giovani, donne e lavoro: è tempo di superare ogni divario”, al Polo di Santa Chiara dell’Università di Udine alle ore 10. Lungo tutto il mese di marzo verranno poi proposti anche gli appuntamenti della rassegna cinematografica “Animamente”, che giunge quest’anno alla 15^ edizione. Tema di quest’anno “Madri o non madri, donne sempre”. Le prossime proiezioni, ospitate al Kinemax di Gorizia con inizio alle 17 e ingresso libero, si terranno il 7 marzo con “I figli degli altri” di Rebecca Zlotowski, il 14 marzo con “La figlia oscura” di Maggie Gyllenhaal, il 21 marzo “La scelta di Anne” di Audrey Diwan e il 28 marzo “Lo spazio bianco” di Francesca Comencini. Ogni appuntamento vedrà, oltre alla proiezione del film, anche un approfondimento portato da un esperto e successivo dibattito.”Nel corso del 2022 SOS Rosa ha accolto circa 190 donne in totale nei suoi centri di Gorizia, Gradisca, Grado e Bassa Friulana. Sono più italiane che straniere a cercare aiuto, hanno un’età media di 45 anni ma abbiamo avuto anche il caso di una signora molto anziana, sugli 80 anni – ha spiegato Vuaran -. il lockdown ha peggiorato le cose: i casi che si presentano oggi sono più gravi, più pesanti e più difficilmente risolvibili”.La presentazione di “Marzo è Donna” è stata anche l’occasione per accennare all’avanzamento di una proposta alla Regione Friuli Venezia Giulia che vede coinvolte una decina di realtà del territorio, tra le quali Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Comune, Questura e diverse associazioni, per la creazione – possibilmente presso Parco Basaglia – di un Centro di Ascolto transfrontaliero, da dedicare non solo all’accoglienza di soggetti fragili in cerca di aiuto per un disagio o bisognose di un consiglio, ma anche come “luogo” sicuro dove poter svolgere un interrogatorio, un confronto, in particolare se in presenza di minori.