Lettera a Totò Di Natale

L’Udinese calcio ha avuto nella sua storia fior di attaccanti, basti citare i vari Selmosson, Bierhoff, Balbo, Alexis Sanchez e Zico. Ma nessuno è stato (e lo sarà chissà per quanti anni a venire) come lui; Totò Di Natale, che a trentasette anni riesce ancora a regalare delle vere proprie perle, come la rete di tacco segnata domenica scorsa al Bentegodi di Verona contro quell’Hellas in cui gioca un altro grande bomber di razza a cui gli anni sembrano non passare mai, come Luca Toni. Perchè questa lettera a Totò? Non per elogiarne le sue doti tecniche, realizzative e altro ma bensì per fargli un appello.”A fine stagione non andare a cercare avventure più o meno esotiche, non rovinare un curriculum di tutto rispetto andando a giocare in campionati, dove l’unica attrattiva sono i lauti ingaggi (che pur in un solo anno mettono a posto un paio di generazioni)”. Fabio Cannavaro, Nesta, Del Piero e altri ancora lo hanno fatto: altri come per esempio Diamanti o proprio Luca Toni, capendo l’errore sono ritornati indietro. Speriamo che in questo ultimo mese scarso di campionato, arrivi il ripensamento. A Udine chiudendo la carriera, Di Natale verrebbe osannato e ricordato per sempre. Nel corso della sua carriera più volte società come Milan, Juventus e Napoli: allora avremmo capito il desiderio prima e la decisione poi di tentare di calcare palcoscenici più importanti di quelli che la provincia può dare. Ma andare a svernare in Paesi come il Qatar, Emirati o Cina, questo probabilmente i tifosi friulani non riuscirebbero a capirlo. Allora l’invito a Totò è di guardare ad altri campioni come Maldini, Bergomi, Zanetti, che pur avendo avuta l’opportunità di monetizzare gli ultimi anni di carriera in qualche Paese esotico, hanno preferito concluderla nella società che era stata per loro trampolino di lancio nel panorama nazionale ed internazionale. Ecco, caro Totò, pensa a loro e aggiungiti anche tu a questa lista di campioni che non hanno dato retta, a fine carriera al canto delle sirene.