Itinerario denso di spiritualità

Alcuni fedeli delle comunità di Visco e Mariano del Friuli e di alcuni paesi vicini hanno fatto un’esperienza davvero forte e significativa, toccando alcuni dei luoghi di pellegrinaggio più noti e importanti d’Italia. Accompagnati da don Michele Tomasin e don Giorgio Longo le 45 persone coinvolte hanno iniziato il cammino spirituale ad Acquapendente, visitando la Basilica con la cripta che riproduce esattamente le fattezze e le misure del santo Sepolcro di Gerusalemme. Ancora più intenso l’incontro avvenuto con le monache clarisse nel monastero di S.Chiara, sempre ad Acquapendente (in provincia di Viterbo). Dopo la celebrazione gregoriana il gruppo ha avuto la possibilità di dialogare con la Madre Badessa e altre monache della clausura che ci hanno toccato il cuore con il racconto della propria vocazione e le motivazioni attuali per una vita claustrale.La seconda giornata è stata dedicata dapprima a Bolsena, per venerare le pietre macchiate dal sangue del miracolo eucaristico del 1263, a cui si deve dal 1264 l’istituzione della Festa del Corpus Domini per volontà di papa Urbano IV. Molto toccante la vita di santa Cristina e i luoghi del prodigio eucaristico. Nel pomeriggio i partecipanti, confessati nei vari santuari, hanno varcato la porta santa del tempio sacro di Collevalenza, voluto dalla beata Madre Speranza di Gesù e intitolato proprio a Gesù misericordioso.Il terzo giorno è stato riservato per conoscere la vita, la spiritualità di santa Rita. Prima abbiamo avuto l’incontro con il parroco di Roccaporena, il diocesano don Simone, che ci ha calorosamente accolti e immersi nelle dense ma significative vicende di santa Rita che ancora parlano oggi difronte a tante situazioni di odio, vendette e ingiustizie. Dopo la messa e la visita ai luoghi natali abbiamo raggiunto a Cascia il monastero delle agostiniane per la visita alla cella e ad alcune testimonianze storiche e prodigiose legate alla vita della santa degli impossibili. Alla sera il gruppo si è ritrovato in chiesa per l’ora di adorazione eucaristica.Il quarto giorno abbiamo avuto l’incontro con il padre guardiano dei cappuccini di san Giovanni Rotondo, che ci ha illustrato la figura di Padre Pio. Abbiamo visitato il vecchio convento, poi don Michele Tomasin ha presieduto l’Eucarestia principale mettendo tutta la sua passione per spiegare le Scritture e farci diventare discepoli di Cristo più ferventi. Poi la via Crucis lungo l’apposito sentiero fatto edificare nel 1968 alle pendici del monte Castellano. Al pomeriggio la visita e la preghiera della coroncina della divina misericodia presso il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo. Alla sera nella chiesa delle Grazie di san Giovanni Rotondo la liturgia penitenziale e la riflessione del venerdì tenuta dai frati.Il quinto e ultimo giorno ci ha visti tutti impegnati a conclusione di questo speciale viaggio di preghiera e testimonianze nel Santuario mariano della Santa Casa di Nazareth a Loreto, indubbiamente il santuario di più antica erezione a portata internazionale e vero cuore mariano della cristianità, così come lo definì san Giovanni Paolo II. Qui don Giorgio ha celebrato l’ultima Eucarestia per il gruppo, consacrando tutti alla Vergine Santa alla vigilia dell’inizio del mese di maggio per un ritorno nelle nostre case e famiglie che possa di giorno in giorno sempre più recuperare la gioia dell’essere cristiani e discepoli del Signore Gesù, pur nelle difficoltà della vita ma guidati dalle illuminanti figure di tanti nostri fratelli divenuti santi, di tanti consacrati e monache che offrono tutte le giornate per la gloria di Dio e l’edificazione del suo regno e condotti per mano da Maria, Madre di Gesù e mamma speciale di tutti noi, alla quale abbiamo chiesto di intercedere sempre presso il Signore della misericodia, specialmente in quest’anno giubilare, per tutte le persone in cammino e in ricerca della volontà di Dio.Durante il viaggio di ritorno diverse persone in corriera hanno fatto le proprie risonanze, esprimendo ciò che maggiormente le aveva colpite nei vari luoghi e incontri, ma soprattutto ringraziando il Signore per il buon esito e il buon clima fraterno instaurato con tutti per poi congedarci dandoci appuntamento il prossimo anno, a fine marzo, per il pellegrinaggio speciale a Fatima (100 anni), Lourdes e Santiago de Compostela, ringraziando di tutto cuore don Giorgio e don Michele per le loro competenze e la forte spiritualità percepita e per la loro disponibilità a seguirci anche per il prossimo anno.