Campane mute a causa di un fulmine

Un fortissimo tuono, lo hanno chiamato temporale estivo d’inverno, seguito da una scarica davvero rara, mai vista prima, a detta dei caprivesi, che vivono sotto il campanile e nella Centa, ha provocato gravi danni emersi nel loro ordine di grandezza  solo col passare delle ore. Così si sono dovuti annotare la fulminazione del quadro delle campane e dell’illuminazione del campanile, un motore di campana bruciato, il quadro delle campane nella sacrestia fuoriuso, l’impianto di amplificazione della chiesa parrocchiale con relativi microfoni, diversi fari a led, il motore del bruciatore del riscaldamento della chiesa stessa, i fari di illuminazione della facciata, oltre a telefono e internet della vicina canonica. Insomma un disastro e per nulla annunciato, essendo stato l’evento di una rapidità e di una forza inaudite.Quello che ha colpito molto la gente è la coincidenza dell’evento che ha gioco forza ammutolito le campane, previsto dai tecnici subito accorsi dal vicino Veneto, per i quasi fatidici 14 giorni di quarantena previsti per le persone colpite dal coronavirus. Un silenzio che non permette di scandire in questi giorni neppure le tradizionali suonate che sono diventate un segno di richiamo anche alla preghiera che fino a domenica scorsa non si poteva compiere in chiesa, ma solo in famiglia nelle case. Ci si augura che il tutto possa esser ripristinato quanto prima e portare la Comunità a vivere la sua normalità anche di vita liturgica