Annuncio di vita nuova in carcere

Papa Francesco ha invitato tutti i cristiani a leggere il Vangelo, a viverlo e a testimoniarlo. E’ un dovere del cristiano annunciarlo ad ogni uomo di buona volontà.Questo annuncio è stato portato nelle Carceri di Gorizia, perché – e questo è significativo – richiesto dai carcerati.E’ stato offerto un breve percorso a tappe, orientato al risveglio della fede ricevuta nel Battesimo e all’annuncio della Vita buona proposta nel Vangelo. Ciò ha destato vero interesse, perché ha consentito la partecipazione di un certo numero di ospiti-detenuti (più di una decina); purtroppo questo annuncio è stato permesso solo durante il tempo carcerario riservato delle due ore di aria libera! Nello svolgersi degli incontri, quattro partecipanti sono stati trasferiti in altri luoghi di pena; ma una buona seminagione era iniziata. Il pomeriggio del 3 ottobre è stato un momento speciale perché sei ospiti hanno chiesto di ricevere una Preghiera d’invocazione speciale per una “pentecoste” personale. Erano presenti 12 persone del Rinnovamento Nello Spirito, che hanno animato con preghiera carismatica, canti e intercessioni assieme al sacerdote don Andrea Paddeu di Trieste, che ha condiviso una forte catechesi e invocato una nuova Effusione dello Spirito su ciascuno, benedicendoli personalmente (e a lungo) con il SS.mo Sacramento, prima esposto.È stato vero tempo di grazia e di festa, che ha lasciato un segno profondo nei cuori. Gli ospiti-detenuti infatti hanno voluto testimoniare i loro sentimenti e il loro “grazie”, rispondendo a 3 domande che si sono posti:Cosa ne pensi e come hai vissuto questo corso spirituale? Le risposte sono state varie: “Inizialmente non ho dato alcuna importanza, ma quasi subito ho capito che avrebbe risvegliato e aumentato la mia fede… Ecco: una nuova visione che mi arricchisce; credere in sé stessi, credere in Dio Amore… Questo cammino è stato un segnale, un invito per me, una speranza in questo momento difficile della vita… Il più bel giorno della settimana era il martedì: aspettavo queste volontarie (e volontari – n.d.r.), buone persone che vengono per noi, proprio per noi…”Quali impressioni hai delle testimonianze personali dei volontari? “Non erano testimonianze come tante, ma mi ha colpito il modo di raccontarle, c’era il loro cuore, vedevo le cose con i loro occhi, mostravano un benessere interiore, emotivo, come se Qualcuno fosse accanto loro… Ho visto il loro sincero impegno e crescita interiore… Persone stupende per me; rivedevo mia madre… Testimonianze molto forti, mi hanno emozionato, rifatto vedere aspetti della mia vita personale e familiare… La loro cordialità era una luce nel nostro momento di buio…”Cosa ti porterà questo percorso spirituale? “Una luce, una fede più ampia, grande aiuto nel mio cammino detentivo; e poi, devo ripartire da Lui che segna il mio futuro e quindi da parte mia ci sarà speranza, umiltà e perseveranza nel bene che Lui mi fa vedere e posso compiere… Dio c’è e ci ama tutti e tutti allo stesso modo… Mi porterà più coraggio e amore per tutti e rispetto per il Signore… Questo cammino ha dato risposte a tanti miei “perché?”… Questo cammino spero non si interrompa; l’attesa del martedì è diventata un appuntamento importante, perché mi dà coraggio in tanta sofferenza… Ho trovato un mondo perduto, già dimenticato, come nella mia famiglia in fattoria: rapporti sinceri tra le persone, amicizia, rispetto, cordialità… Grazie, grazie con tanta sincerità”.