Versa: all’altare i prodotti della terra

In occasione della ricorrenza di Sant’Andrea apostolo, patrono del paese, la comunità di Versa ha celebrato la Giornata del ringraziamento, promossa dalla locale sezione della Coldiretti, del presidente Fabiano Murgut. È stata una giornata molto intensa, di celebrazione e di festa, condivisa dall’intero paese, che si è stretto attorno ai suoi agricoltori, nella quale hanno trovato spazio momenti di religiosità, ma è stata pure occasione di ricordo, di riconoscimento e di critica, che il mondo agricolo locale ha voluto muovere per difendere il proprio lavoro ed i propri prodotti. La giornata ha preso il via con la concelebrazione della messa solenne, nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, gremita di fedeli, officiata dal parroco don Stefano Goina e concelebrata da don Graziano Marini, con l’accompagnamento del coro parrocchiale, che ha intonato anche il Te deum, mentre nel momento dell’Offertorio sono stai portati all’altare i frutti della terra. Al termine del rito religioso, don Stefano ha impartito la benedizione ai mezzi agricoli allineati lungo via Gorizia e alla quale ha fatto seguito il tradizionale incontro con le autorità, che si è tenuto nella sala parrocchiale, con successivo momento conviviale e rinfresco, offerto dalla comunità di Versa, in onore dei suoi lavoratori dei campi. Dopo il saluto del presidente Murgut, ha preso la parola Enzo Bernardel, della Coldiretti di Romans, che ha parlato di un vero e proprio attacco europeo e non soltanto ai prodotti “Made in Italy, attraverso la sofisticazione e altre scelte e comportamenti intesi a screditare i prodotti italiani, invidiati in tutto il mondo, richiamando i consumatori a difesa dei prodotti nazionali. Gli ha fatto eco il sindaco Furlan, che dopo aver ricordato la recente scomparsa dell’agricoltore romanese Tullio Cabas, anima dell’agricoltura locale e al quale i presenti hanno tributato un caloroso applauso, ha voluto soffermarsi sulla vicenda del Souvignon, puntando il dito contro coloro che hanno provocato un notevole danno d’immagine a tanti onesti produttori. A conclusione degli interventi, il presidente Murgut ha consegnato una targa di riconoscimento a Gervasio Franco, detto “Ger”, classe 1920, che sale ancora sul trattore per lavorare i campi, come segno di ringraziamento per il suo lungo impegno che ancora profonde lavorando la terra.