“Inps per tutti” per essere vicini al territorio

Le prestazioni sociali potranno prossimamente essere più accessibili per persone in condizione di emarginazione e fragilità grazie ad “Inps per tutti” progetto dell’Istituto nazionale di previdenza sociale ora attivo anche in Friuli Venezia Giulia.Il progetto, già testato in alcune regioni e in grandi aree urbane del Paese, vuole arginare il divario informativo che a volte si viene a creare riguardo gli strumenti messi a disposizione per sopperire ai bisogni sociali. “Molti soggetti fragili – ha spiegato il direttore di Inps FVG, Paolo Sardi – hanno bisogno di essere guidati e aiutati, poiché hanno diritti inespressi, ossia avrebbero diritto a prestazioni ma non ne fanno richiesta, vuoi perché non ne sono a conoscenza, vuoi perché non sanno come poter presentare la domanda”.Il Friuli Venezia Giulia sembra essere ancora in qualche modo una “piccola oasi felice”; vede infatti un minor impatto del Reddito di Cittadinanza, connotandosi al contrario per una forte incidenza delle prestazioni pensionistiche e di invalidità civile, conseguenti all’età media avanzata della popolazione. Il rischio tuttavia è quello di non riuscire a raggiungere tutte le persone, tanto più che le prestazioni sono a domanda telematica dell’interessato, direttamente o tramite gli intermediari.Da qui nasce il progetto di collaborazione con le associazioni di volontariato, al fine di creare una rete efficace di relazioni che consenta di individuare bisogni e prevederne la richiesta all’Inps. Firmatari del progetto in regione sono le quattro Caritas diocesane – Gorizia, Pordenone Concordia Sagittaria, Trieste, Udine -, le Comunità San Martino Al Campo e Sant’Egidio, il Goap Trieste e le associazioni “Da Donna A Donna Odv”, Iotunoivoi Donne Insieme, Voce Donna Onlus Pordenone e Tolmezzo, S.O.S. Rosa Odv.Le organizzazioni firmatarie si occuperanno, tramite un questionario che sarà loro fornito da Inps, di accompagnare le persone nella richiesta degli strumenti a disposizione. Inps valuterà le richieste e darà quindi istruzioni su come avanzare al CAF più vicino la domanda.”un progetto utile, importante – l’ha definito l’assessore regionale al Lavoro del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen – che si rivolge alle fasce di popolazione fragili, a persone che spesso non sono a conoscenza degli aiuti che mette loro a disposizione il sistema pubblico, perdendo così delle opportunità per cominciare a uscire dalla situazione di disagio in cui vivono”. Parole riprese infine anche da Marialuisa Gnecchi, vicepresidente Inps: “è un modo per essere presenti sul territorio, facendo rete insieme a tutte le associazioni che proprio sul territorio lavorano e sono vicine a cittadine e cittadini. Prendersi cura della singola persona anche per Inps è fondamentale”.