Cooperare per la rinascita

Nei giorni scorsi una delegazione di operatori sanitari facenti parte dell’Associazione Saint Camille de Lellis provenienti dal Burkina Faso – dalla diocesi di Bobo-Dioulasso – guidati dal sacerdote burkinabé Emmanuel Nabaloum hanno fatto visita al Centro Missionario Diocesano di Gorizia, il quale è partner del progetto “Renaissance” – Percorsi per il reinserimento sociale di persone con disagio psichico in Burkina Faso.Questo progetto di solidarietà e sviluppo umano, guidato dal CVCS di Gorizia e finanziato con i fondi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo coinvolge il centro urbano e a periferia della città di Bobo-Dioulasso, seconda città per abitanti del Burkina Faso, ed è incentrato sulla promozione dei diritti delle persone con disagi psichici e della formazione degli operatori sociali e sanitari che si dedicano alla loro cura.La salute mentale è un settore molto trascurato e delicato in particolare in Africa, dove concezioni “tradizionali” tendono a emarginare i sofferenti psichici, talvolta semi-abbandonati o lasciati incatenati.Spesso le persone con disagio mentale vengono stigmatizzate, emarginate, abbandonate e recluse. Il progetto “Renaissance” – rinascita, appunto come segno di uscita dallo stato di segregazione dei sofferenti psichici, si poneva due obiettivi principali: potenziare il modello di cura promosso dal partner Centre Espérance per l’accoglienza, il trattamento e il reinserimento socio-familiare di persone con disagio psichico abbandonate e migliorare le conoscenze della popolazione locale in merito alla salute mentale tramite ricerche sul campo, formazione per le famiglie e per i giovani per la loro partecipazione nella gestione della problematica, sensibilizzazione comunitaria.  Il pomeriggio di venerdì 25 marzo è stato dedicato a un momento di confronto e condivisione al Centro Missionario con la delegazione di operatori burkinabé, fra i quali un medico e tre infermieri assieme a don Emmanuel Nabaloum e al presidente del CVCS. Tutti gli operatori sanitari prestano la loro opera a titolo di volontariato al Centre Espérance.Don Emmanuel, dopo una licenza in Pastorale Sanitaria conseguita al Camillianum di Roma, è stato incaricato della pastorale sanitaria e carceraria della Diocesi di Bobo-Dioulasso.Al termine dell’incontro la celebrazione della Santa Messa nella Solennità dell’Annunciazione con tutta la delegazione e anche con don Désiré Traoré, il sacerdote originario del Burkina Faso che opera a Monfalcone.Sabato 26 al mattino, presso il Kulturni Dom di Gorizia, in una conferenza dedicata al progetto, assieme agli operatori dell’ASUGI, a sua volta partner del progetto, ai membri dell’associazione Saint Camille de Lellis, il presidente del CVCS di Gorizia Massimiliano Pipani e il manager del progetto Christian Olivieri hanno illustrato i risultati raggiunti, presentando anche i rapporti di collaborazione sviluppati con ASUGI e soprattutto le linee guida per la presa in carico delle persone con malattia mentale a Bobo-Dioulasso.