Cattedrale gremita per il Concerto dei Patroni: “2025 con i cori di Nova Gorica”

La Chiesa Cattedrale gremita, ieri sera a Gorizia, dalle tre navate fino ai matronei per il concerto dei Patroni 2024: prima l’Ave Maria di Camille Saint-Saëns, eseguita dal soprano Lorella Grion e dal basso-baritono Eugenio Leggiadri Gllani, con Cristina Cristancig al pianoforte, poi il Concerto per flauto, arpa e orchestra k299 eseguito dall’orchestra giovanile “Filarmonici Friulani”, coordinata da Alessio Venier, con Giorgio Marcossi al flauto e Patrizia Tassini all’arpa. La seconda parte ha, poi, visto l’esecuzione, a cori riuniti, della Missa Secunda Pontificalis di monsignor Lorenzo Perosi nell’orchestrazione di Augusto Cesare Seghizzi per soli, coro e orchestra, cui sono seguiti il Pacem in terris e il Magnificat di don Marco Frisina e l’Inno ai Santi martiri Ilario e Taziano di don Francesco Fragiacomo. L’intero concerto è stato diretto dal maestro della Cappella Metropolitana, Fulvio Madotto.

Un’occasione per riunire assieme varie realtà corali che, in ogni caso, collaborano assieme anche in altri momenti dell’anno liturgico e in occasione di concerti o rassegne. Nove le compagini che hanno dato la propria voce al progetto, prima fra tutti la Capella Metropolitana diretta da Fulvio Madotto, quindi la Corale Goriziana “C. A. Seghizzi” diretta da Cristina Cristancig, il Coro S. Ignazio diretto da Liviano Brumat, il Gruppo Polifonico Caprivese diretto da Lorella Grion, la Coral di San Lurinz “don Nino Bearzot” diretta da Raffaella Visintin, il Gruppo Corale “Coral di Lucinis” diretto da Matteo Donda, la Corale “S. Lucia” di San Rocco a Gorizia, diretta da Giada Piani, il coro “S. Cuore” di Gorizia diretto da Maria Clara Magris e la Corale “S. Anna” di Gorizia, diretta da Angelo Potelli. A dirigere coro e orchestra il maestro della Cappella Metropolitana, Fulvio Madotto.

Roberto Madotto, presidente dell’Associazione corale goriziana Seghizzi ha ribadito l’impegno del sodalizio: «In questi anni oltre un migliaio di cori da tutto il mondo sono giunti a Gorizia per le nostre rassegne e i nostri incontri, oggi abbiamo voluto rendere omaggio ai cori di casa nostra».

L’arcivescovo metropolita di Gorizia, monsignor Redaelli, ha lanciato un invito per l’edizione 2025: «Lavoriamo per invitare i cori di Nova Gorica», ha detto il presule, cui ha fatto eco don Nicola Ban, parroco della chiesa Cattedrale, che ha ribadito l’importanza di fare rete «e comunità. Dobbiamo ringraziare quanti hanno lavorato per questo importante appuntamento e per quanti, poi, lavoreranno per sistemare la chiesa per domattina».

Ivan Bianchi

Foto di Sergio Marini