Circoli “Noi”: da 20 anni presenza di servizio

Oratorio, ricreatorio, casa della gioventù, casa parrocchiale: hanno diverse denominazioni, ma sono i ’luoghi’ delle attività delle nostre parrocchie. Ospitano le iniziative di catechesi, le associazioni come l’Azione Cattolica e l’Agesci, le attività ricreative per giovani e anziani, si prestano ad essere punti di incontro per conferenze o anche per feste assieme. Strutture che sono emanazione delle parrocchie e servizio alle stesse comunità. Strutture che hanno bisogno di essere seguite ed organizzate, che devono oggi rispondere a criteri e normative pubbliche sempre più importanti sia per la sicurezza che per gli aspetti legali e burocratici dei quali ogni attività aperta al pubblico deve tener conto. Strutture che hanno un loro costo per il quale una gestione anche economica è quanto mai necessaria.  Un tempo c’erano il parroco ed il cappellano che se ne occupavano, ma i tempi passano, i sacerdoti sono meno di un tempo e per tenere utilmente in funzione queste strutture occorrono persone che se ne occupino dedicando tempo e con costanza. Venti anni fa, proprio per rispondere a queste esigenze, anche a Monfalcone nascevano due Circoli ’Noi’: nella parrocchia di San Giuseppe e alla Marcelliana. Con Luca Waldner, presidente del Circolo Noi ’San Giuseppe’ di Monfalcone, esploriamo un po’ questo mondo dei Circoli Noi che hanno ricordato i vent’anni di attività con un convegno a Roma durante il quale è programmato anche l’incontro con Papa Francesco. I primi Circoli sono nati in Veneto per poi espandersi un po’ in tutta Italia. Nella nostra diocesi, oltre ai due di Monfalcone, ci sono quelli di Cervignano, Cormons, Chiopris, Crauglio, Staranzano e, assieme ai quattro in diocesi di Udine formano una presenza ’territoriale’ il cui direttivo è presieduto da Cristian Franetovich con Luca Waldner vicepresidente e monsignor Paolo Nutarelli segretario. “I Circoli – sottolinea Luca – affiancano i sacerdoti responsabili delle comunità e diventano a loro volta responsabili e promotori delle attività dei ricreatori”. Attività che abbracciano la catechesi “ma anche contesti educativi come i grest o l’esperienza dell’Oratorio diffuso – ricorda –   iniziative ricreative e culturali quali i gruppi di teatro o musicali. Da non sottovalutare anche i doposcuola che sono una attività importante in campo sociale, anche se non strettamente ecclesiale”. I ’Circoli Noi’ dunque sono a pieno titolo emanazione delle comunità cristiane e a loro servizio, ma anche promotori di iniziative che hanno una valenza di sana aggregazione per la più vasta comunità di un paese o di una città. Strutture di una Chiesa che cresce al suo interno e si rende presente ’in uscita’ verso la società nella quale vive. Guardando alla realtà dei ricreatori monfalconesi una riflessione con Luca non poteva mancare: strutture parrocchiali come il San Michele, la Casa della Gioventù alla Marcelliana, il complesso di San Nicolò, quello di via Romana, il ricreatorio Mons. Foschian a Largo Isonzo costituiscono un patrimonio di non poco conto. Le comunità parrocchiali riusciranno a sostenerle tutte? “E’ una domanda che dobbiamo farci – risponde Luca – ed è un argomento sul quale riflettere anche in seno alle Unità Pastorali. Occorrono persone preparate, fonti di finanziamento, uno sguardo complessivo sul ruolo della presenza delle strutture parrocchiali nella comunità monfalconese”.  I Circoli Noi, superati i primi venti anni di attività, possono essere un valido strumento anche nell’affrontare questi problemi, perché, come dice Waldner “oltre alla chiesa come luogo dell’assemblea eucaristica, dobbiamo offrire un ’luogo’ che aiuti la crescita delle persone sia nella catechesi che nelle attività delle associazioni, in momenti educativi e in iniziative ricreative”.