Un Gruppo di Giovani Famiglie per accogliere chi arriva in parrocchia

Credo sia molto importante trovare il proprio parroco ad accoglierti. All’interno della comunità parrocchiale ci sono poi delle persone particolarmente sensibili su quest’argomento che mi segnalano se ci sono delle persone nuove. In tal caso mi reco da loro – o prima o dopo della funzione – per salutarle, presentarmi e per informarmi se sono dei nuovi arrivati all’interno del territorio parrocchiale, se sono di passaggio…Quando poi giungono nelle tre parrocchie delle famiglie nuove, consegno loro una lettera di benvenuto con gli orari delle Messe, alcune informazioni riguardo le attività dell’Unità Pastorale e tutti i miei recapiti. Questa è l’accoglienza per così dire “spicciola” alle persone, quella più immediata. C’è poi un incontro costante con le famiglie durante tutto l’anno.Credo inoltre ci sia bisogno di un interscambio e di un incontro con i nuovi arrivati di una parrocchia sia da parte del parroco, che da parte dei laici facenti parte della comunità parrocchiale. Addirittura direi che il parroco viene dopo – a meno che non ci sia un incontro casuale sulla porta della Chiesa la domenica -, prima c’è l’accoglienza da parte della comunità; un esempio: quando vediamo appesi fuori dalle case i fiocchi rosa o azzurri, o le cicogne, segno che è arrivato un nuovo bambino, c’è una famiglia della parrocchia incaricata per andare a trovare la famiglia del nuovo arrivato portando un fiore o una piantina, insieme a un bigliettino d’auguri che scrivo io, augurando il benvenuto al mondo. Poi, se la famiglia del neonato lo desidera, sarà lei a farsi avanti per far conoscere il bimbo o per chiederne il Battesimo (che si struttura su tre incontri: uno di conoscenza, nel mio studio o in casa loro, e due di formazione, chiacchierando insieme sui valori della vita cristiana e della famiglia).Per quanto riguarda poi l’accoglienza di nuovi nuclei famigliari, in parrocchia abbiamo un Gruppo di Giovani Famiglie. Quando una nuova famiglia arriva in parrocchia, c’è qualcuno di questo Gruppo che si avvicina a lei e la invita a partecipare alle attività proposte, dove può incontrare altre famiglie, spesso con figli della stessa età dei propri, se ci sono. Questo Gruppo si incontra una volta al mese e il parroco incontra tutti i membri, ma partecipando come uno dei tanti. C’è quindi nuovamente prima l’incontro con la comunità laica. Da cosa poi nasce cosa e tanti si affezionano alle attività, come per esempio agli Orti Condivisi, altri mandano i figli alla catechesi, all’Oratorio San Luigi… Nell’ultimo periodo ci sono stati dei nuovi arrivi, che hanno coinvolto particolarmente il quartiere di Piazzutta. Qui hanno preso dimora alcuni militari con le loro famiglie e molte si sono avvicinate alla comunità parrocchiale, informandosi anche per il percorso verso il Battesimo dei propri figli, o per il Matrimonio.Una volta l’anno svolgiamo anche la “Festa delle Famiglie”, a fine maggio, apertissima a tutti i nuclei famigliari, di qualsiasi credo. Per il 2015 ci stiamo preparando ad ospitare un coro arabo.Per le famiglie straniere, offriamo subito ai ragazzi le attività del Doposcuola sia al San Luigi – per quelli che sanno già l’italiano – che in parrocchia a San Giuseppe Artigiano – per quelli che sono appena arrivati nel nostro Paese e devono ancora imparare la lingua -. Al momento abbiamo quattro ragazzi che svolgono dei corsi di alfabetizzazione per gli ospiti del Nazareno, mentre altri due volontari stanno raccogliendo le loro storie di vita. Inoltre diamo la disponibilità di una sala anche alla comunità islamica, che la utilizza un paio di volte l’anno per la preghiera in occasione delle più importanti celebrazioni, come la fine del Ramadan o la Festa dell’Agnello.Infine, i sei Gruppi della Parola parrocchiali, hanno il “compito” di segnalare eventuali nuovi arrivi, nascite e situazioni di difficoltà o malattia. Questo affinché come comunità possiamo subito attivarci, per far sentire la nostra vicinanza, soprattutto nel caso di situazioni particolari.