Una Chiesa che ascolta e accoglie

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Lo speciale dedicato alla lettera pastorale 2014-2015 che l'Arcivescovo Carlo rivolge alle comunità cristiane della nostra Aricdiocesi

"Una specifica accoglienza va riservata a chi viene da fuori (il cosiddetto "foresto"), sia che venga da un paese vicino, sia da altre regioni d’Italia o da altre nazioni, perché si senta dei "nostri"." Così l’arcivescovo Carlo nella Lettera pastorale "Una Chiesa che ascolta e che accoglie".
Ma le nostre comunità sono veramente capaci di essere accoglienti verso chi si "affaccia" per la prima volta alla porta delle loro chiese? O sono piuttosto circoli chiusi che guardano con diffidenza e magari con sospetto ogni volto nuovo? Quali iniziative vengono attivate perchè nessuno si senta "estraneo" e per informare e coinvolgere i "foresti" nelle attività parrocchiali?
Abbiamo provato a fare il punto interpellando i parroci di alcune comunità della diocesi e una lettura dei contenuti del testo da parte dei componenti del Consiglio pastorale diocesano.