La necessità di avere l'umanità di incontrare, secondo l'insegnamento evangelico, consapevoli che non esistoni ricette precostituite o modelli da esportare
Lo speciale dedicato alla lettera pastorale 2014-2015 che l'Arcivescovo Carlo rivolge alle comunità cristiane della nostra Aricdiocesi
"Una specifica accoglienza va riservata a chi viene da fuori (il cosiddetto "foresto"), sia che venga da un paese vicino, sia da altre regioni d’Italia o da altre nazioni, perché si senta dei "nostri"." Così l’arcivescovo Carlo nella Lettera pastorale "Una Chiesa che ascolta e che accoglie".
Ma le nostre comunità sono veramente capaci di essere accoglienti verso chi si "affaccia" per la prima volta alla porta delle loro chiese? O sono piuttosto circoli chiusi che guardano con diffidenza e magari con sospetto ogni volto nuovo? Quali iniziative vengono attivate perchè nessuno si senta "estraneo" e per informare e coinvolgere i "foresti" nelle attività parrocchiali?
Abbiamo provato a fare il punto interpellando i parroci di alcune comunità della diocesi e una lettura dei contenuti del testo da parte dei componenti del Consiglio pastorale diocesano.
"Bisogna essere aperti alle sorprese e alle novità di dio come ha richiamato anche nel recente Sinodo Papa Francesco"
Se l’amore davvero circola tra noi questo attira gli altri, anche i lontani che osservandoci potranno dire: "Guarda come si amano!"
Che cosa fa la Chiesa, cioè noi, per i giovani? Quali modi per proporsi e relazionarsi con il loro mondo?
Un'occasione per promuovere la conoscenza dei testimoni goriziani della fede durante gli anni del conflitto 1914-1918
Un invito alle comunità a fare passi in avanti dove è necessario e opportuno
L'apertura all’altro, a chiunque è il nostro prossimo, è la risposta all’originaria accoglienza che ciascuno di noi ha ricevuto venendo al mondo
Generalmente, prima dell’inizio della Santa Messa domenicale, cerco di farmi trovare davanti all’ingresso della chiesa per accogliere tutti quelli che arrivano con un "Buongiorno" e un "Come va?", o una battuta