Webinar sul tema del lavoro in questo tempo di Covid

Adriano Olivetti, imprenditore e politico italiano, disse: “il lavoro dovrebbe essere una grande gioia ed è ancora per molti tormento, tormento di non averlo, tormento di fare un lavoro che non serva, non giovi a un nobile scopo”. Queste parole suonano particolarmente attuali, vista la crisi causata dalla pandemia che sta duramente colpendo il mondo del lavoro soprattutto per i giovani e le donne. Occorre perciò riaprire il dibattito sul mondo del lavoro e sulle condizioni dei lavoratori, entrambi in continua evoluzione, per immaginare un futuro dove il lavoro sia fonte di crescita della persona e, quindi, di sviluppo per le nostre comunità. Un lavoro umano, solidale, inclusivo che possa garantire la sussistenza e il benessere degli individui e, allo stesso tempo, la messa a frutto dei propri talenti. In tal senso l’AC diocesana in collaborazione con le Acli Provinciali hanno voluto promuovere un webinar dal titolo”’E al popolo stava a cuore il lavoro’ (Ne 3,38). Abitare una nuova stagione economico-sociale” prendendo spunto dal  messaggio dei vescovi italiani per la festa del primo maggio. La pandemia, per i vescovi, ha permesso di sperimentare “quanto siamo tutti legati ed interdipendenti”, da qui l’invito: “Siamo chiamati ad impegnarci per il bene comune: esso è indissolubilmente legato con la salvezza, cioè il nostro stesso destino personale”. Ricordando poi le parole pronunciate dal Papa nell’omelia di Pentecoste dello scorso anno, il 31 maggio – “Peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi” – i presuli sottolineano che “i periodi di prova sono anche momenti preziosi” che insegnano molto. “La crisi ci ha spinto a scoprire e percorrere sentieri inediti nelle politiche economiche. Viviamo una maggiore integrazione tra Paesi europei grazie alla solidarietà tra stati nazionali – prosegue il messaggio della Conferenza episcopale – e all’adozione di strategie di finanziamento comuni più orientate all’importanza della spesa pubblica in materia di istruzione e sanità”. Quindi i vescovi aggiungono che “l’insostenibilità dei ritmi di lavoro, l’inconciliabilità della vita professionale ed economica con quella personale, affettiva e famigliare, i costi psicologici e spirituali di una competizione che si basa sull’unico principio della performance, vanno contrastati nella prospettiva della generatività sociale”. Ospiti della sera don Bruno Bignami direttore dell’ufficio CEI per i problemi sociali e il lavoro ed Alessia Rosolen  Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. All’incontro interverrà per le conclusioni l’Arcivescovo Mons. Carlo Maria Redaelli. Moderatore della serata Guido Baggi.L’incontro verrà trasmesso giovedi 13 maggio  sui canali social Facebook e Youtube di Azione cattolica Gorizia con inizio alle ore 20.30.