Una Provvidenza fatta di piccoli gesti e tanti volti

Continua il flusso di persone che, in fuga dall’Ucraina devastata dal conflitto, cerca riparo nei Paesi ad essa confinanti. Anche questa settimana il centro “Casa della Provvidenza” di Chisinau in Moldavia, dove operano le Suore della Provvidenza, ha continuato ad accogliere centinaia e centinaia di personeAbbiamo contattato anche questa settimana suor Rosetta Benedetti, che lì opera da 13 anni, la quale ci ha raccontato che “solo nella notte di sabato abbiamo avuto ben 30 arrivi, persone che si sono fermate una notte per ripartire la mattina dopo, molto presto, verso la Germania. Alla loro uscita, in portineria c’erano già altre 30 che aspettavano di poter entrare. I numeri dell’accoglienza non scendono mai sotto le 100 persone al giorno ma, rispetto ai primi giorni dell’emergenza, ci siamo organizzate, siamo più serene e c’è grande coordinazione nella gestione degli arrivi. Personalmente sento che oggi l’accoglienza dei rifugiati fa parte della nostra missione; abbiamo gli anziani e le borse spesa, la Scuola materna e ora abbiamo aggiunto un altro progetto: l’accoglienza dei rifugiati. Non è più una cosa staccata, sento che fa parte della nostra missione”.La settimana da poco trascorsa è stata quella dell’8 marzo, giornata in cui si celebra la Festa internazionale della Donna. “Qui in Moldavia – ci ha raccontato suor Rosetta -, è sentita anche come Festa della Mamma. Abbiamo pensato allora, noi Suore della Provvidenza insieme all’assistente sociale, di rendere un po’ speciale questa giornata per tutte le donne, una sessantina, che si trovavano qui in quel momento. Abbiamo comprato ad ognuna una tavoletta di cioccolato e un tulipano; nella tradizione e cultura moldava i fiori hanno un enorme importanza, sono un piccolo gesto ma di grande valore. Ci siamo così recate, insieme agli animatori, da ognuna di esse e abbiamo donato a ciascuna questo pensierino. Ci sono ancora con noi le tre signore anziane arrivate a piedi da Odessa: quando ci hanno visto entrare con i fiori e la cioccolata hanno avuto un sussulto e sono scoppiate a piangere per la sorpresa e l’emozione. Devo dire che poi ho pianto anche io…”Come sottolineato da Suor Rosetta, il grande lavoro di accoglienza che sta avvenendo presso la “Casa della Provvidenza” di Chisinau è possibile anche grazie alla presenza degli animatori – ragazzi che negli anni passati hanno ricevuto aiuto proprio presso la Casa e ora tornano per aiutare a loro volta – e di molte associazioni: “ci si aiuta a vicenda in un bel lavoro di rete – ha spiegato Suor Rosetta -. Ad esempio negli scorsi giorni abbiamo avuto bisogno di far arrivare in Germania alcune persone e un’associazione si è occupata del loro trasporto in pullman; a loro volta, se quest’associazione ha bisogno di trovare alloggio per alcune persone, ci contattano per sapere se abbiamo disponibilità, e via dicendo. La locale Caritas ci ha aiutato mandandoci un’assistente sanitaria per visitare i bambini e anche alcune mamme della Scuola Materna, che di professione sono pediatra, si sono rese disponibili per prestare assistenza”.”I flussi di persone continuano e finché ce ne sarà bisogno le nostre porte sono spalancate” ha concluso Suor Rosetta, la quale ha anche voluto ricordare come in questi giorni al Centro si sia “vista veramente la Provvidenza in persona, è in continuo arrivo e la si vede anche nei piccoli gesti; è una Provvidenza che ha volti e nomi di persone. Mi hanno contattata in molti anche dal Friuli Venezia Giulia e si sono fatti presenti con gesti e preghiere. Io mi commuovo, perché vedere tutta questa solidarietà da parte di tante persone, anche lontane, verso la famiglia delle Suore della Provvidenza è davvero una cosa grande. Vorremmo dire grazie di cuore a tutti coloro che ci aiutano e pregano per noi; noi non possiamo ricompensarli perché non ne abbiamo possibilità, ma il Signore arriva dappertutto: lo preghiamo e chiediamo a Lui di ricompensare ogni persona che è stata segno della Provvidenza per noi”.