Un “dono” sempre più prezioso

La situazione di emergenza che nel nostro Paese stiamo affrontando in questi giorni difficili sta registrando un numero sempre maggiore di pazienti affetti da Covid19 che si rivolgono alle strutture del Sistema Sanitario Nazionale.Continuano ad essere bisognosi di cure però anche tutti quei pazienti cronici che ogni giorno si recano nei nostri ospedali con la necessità di ricevere trasfusioni di sangue, plasma ed emocomponenti, vite umane che dipendono dalla generosità dei donatori che, nell’ambito di un sistema organizzato, ne garantiscono la sopravvivenza.Durante questa emergenza sanitaria molte sono state le fake news che si sono diffuse e molte riguardano anche l’ambito del dono: in poche parole molti donatori sono convinti che per precauzione non sia possibile donare.È importante che tutti abbiano ben chiaro che in nessun caso è stata nemmeno ipotizzata la sospensione in via precauzionale dell’attività dei centri trasfusionali: per chiunque si trovi nelle condizioni di poter donare è vivamente consigliato rivolgersi allo 0434 223522, ovvero al  Call Center Regionale che consente di prenotare la donazione di sangue intero, plasma o altri emocomponenti nei centri di raccolta di Gorizia e Monfalcone.La prenotazione è da considerarsi come una azione di responsabilità ulteriore del donatore che agendo in questa maniera garantisce un regolare afflusso nei centri trasfusionali senza che vengano a crearsi assembramenti e code che andrebbero in controtendenza con le misure precauzionali da adottarsi per la prevenzione del contagio.In ragione dell’emergenza legata al diffondersi del Covid19 vengono applicati alcuni criteri particolari: sono sospesi per 14 giorni dalla donazione i soggetti rientrati dalla Repubblica Popolare Cinese, coloro che sono stati esposti al contagio per contatti con soggetti risultati positivi al Covid19, coloro che dal 1 febbraio ad oggi hanno soggiornato o siano transitati nei comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio (Regione Lombardia: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini; Regione Veneto: Vò Euganeo). In via precauzionale non saranno ammessi alla donazione coloro che negli ultimi trenta giorni hanno manifestato sintomi influenzali anche lievi.Ciò non toglie che in linea generale le persone che godono buona salute e non rientrano nelle restrizioni sopra esposte possono organizzare la propria donazione come hanno sempre fatto, verificando poi durante il colloquio di verifica dell’idoneità con il medico del centro trasfusionale, eventuali impedimenti alla donazione legati al Coronavirus. Fidas Isontina dunque fa appello alla generosità dei propri associati: affrontare questo momento complicato sentendosi parte di una comunità coesa di volontari  e mettendo a disposizione quanto di prezioso si ha sarà il modo migliore per superare l’emergenza che stiamo vivendo.