Manifestazioni e programmi nel “Giorno del ricordo”

Numerose le iniziative anche in provincia di Gorizia in occasione della Giornata del ricordo.Il Comitato provinciale dell’Anvgd – Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e la Lega nazionale di Gorizia, con il patrocinio del Comune di Gorizia e con il patrocinio ed il coordinamento della Prefettura di Gorizia, organizzano una manifestazione domenica 10 febbraio, con inizio alle ore 17, presso il teatro comunale “Giuseppe Verdi” in via Garibaldi a Gorizia.Dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli ed altri brani da parte del complesso vocale giovanile Freevoices diretto da Manuela Marussi, il programma prevede il saluto delle autorità e gli interventi del presidente Anvgd, Maria Grazia Ziberna, e della Lega Nazionale di Gorizia, Luca Urizio. Successivamente il Prefetto, dottor Marchesiello conferirà otto speciali riconoscimenti ad insigniti residenti nella nostra Provincia discendenti delle vittime delle foibe. L’orazione ufficiale sarà tenuta da Stefano Zacchi, filosofo, accademico, giornalista ed opinionista italiano, già professore ordinario di estetica presso l’Università degli Studi di Milano.L’ampio ed articolato palinsesto predisposto dalla RAI per il giorno del ricordo raccoglierà anche una testimonianza personale e particolare di Franco Miccoli, figlio di un deportato e segretario di “Concordia et pax. Il servizio ha avuto come luogo di riferimento in Slovenia la grande foiba di Tarnova, il Santuario della Madonna di Montesanto presso la lapide posta nel 1995 dalla associazione “Concordia et Pax”; a Gorizia, il Parco della Rimembranza con il grande lapidario dei deportati ed alla lapide che ricorda i quattro membri del CLN di Gorizia deportati e scomparsi nell’allora Jugoslavia.La testimonianza di Franco Miccoli riguarda le vicende e le diversità della storia del Goriziano rispetto a Trieste ed all’Istria e Dalmazia; inoltre ha sottolineato il lavoro prezioso svolto in oltre venticinque anni dall’Associazione “Concordia et Pax” nel processo e percorso di pacificazione ancora in parte da portare a termine per le difficoltà dovute alle memorie ideologiche contrapposte, sedimentate in oltre settanta anni di storia. Percorsi ancora da completare e per la realizzazione dei quali appare fondamentale la disponibilità reciproca al perdono,  in particolare la purificazione della memoria raccogliendo quanto la storiografia ha già in buona parte ricostruito in un percorso di verità e di giustizia dove nessuna delle componenti presenti sul confine -dove la maggiore sofferenza è venuta dalle violenze delle ideologie e dagli interessi nazionalistici di parte- venga esclusa e obbligata al silenzio. Gli storici -sul versante italiano e sloveno- hanno già fatto una parte significativa del loro lavoro, spetta alla politica raccogliere tale patrimonio e rispondere alla richieste di verità e giustizia che vengono da ambedue le parti. Il programma andrà in onda domenica 10 alle 21,10 sul canale 54 RAI Storia con una serie di servizi tra i quali Memorie dell’abisso. Venezia Giulia 43 – 45.