La vicinanza alle comunità, il “grazie” a chi è intervenuto

Abbiamo ancora negli occhi le drammatiche immagini degli incendi che nel corso della scorsa settimana si sono sviluppati sul Carso goriziano e triestino, sia italiano che sloveno. Le colonne di fumo e gli enormi roghi erano ben visibili a distanza.Un incendio che non ha precedenti per durata ed estensione. Un territorio, quello del Carso, già fragile in sé ed ora reso ancora più vulnerabile dalla prolungata siccità.La Chiesa che è in Gorizia partecipa con sgomento, dolore ed apprensione agli avvenimenti di queste ore e persiste nella preghiera a favore delle popolazioni del Carso e per il dono della pioggia.In questa circostanza desidero esprimere la mia vicinanza alle care comunità del Carso, specialmente le più colpite, che sono state lambite dall’incendio e dove la popolazione ha dovuta subire un’evacuazione per mettersi al sicuro: in particolare quelle dei Comuni di Duino-Aurisina, Monfalcone, Ronchi dei Legionari, Doberdò del Lago, Savogna d’Isonzo e Sagrado, ma anche Miren-Kostanjevica, Ren¤e e Komen in Territorio sloveno. A loro assicuro una preghiera e una particolare vicinanza.Desidero anche ringraziare di cuore tutti quelli che in questi giorni si sono adoperati senza risparmiarsi – e sono davvero tanti – per la sicurezza delle persone e per lo spegnimento dei fuochi: in particolare i Vigili del Fuoco italiani e sloveni, il Corpo Forestale, i piloti degli elicotteri e dei canadair, gli insostituibili Volontari della Protezione civile. Una sincera lode, unita a gratitudine, agli Amministratori pubblici, alle Forze dell’ordine e agli Enti Regionali e Statali intervenuti. A tutti voi deve andare la nostra ammirazione per lo sforzo compiuto e il nostro forte ringraziamento: Grazie! Hvala!Su tutti invoco la Benedizione del Signore, per intercessione della Vergine Maria.