Instaurare relazioni affinché nessuno sia escluso e abbandonato

Ci stiamo preparando alla Giornata Mondiale del Malato, e credo con maggiore sensibilità di altri anni… in un tempo in cui sembra si sia fatto buio su tutta la terra ( cfr. Mc. 15,33), dove il Covid 19 e il senso di fragilità sono così pervasivi che sembrano aver oscurato il nostro cammino, gli animi e abbiano acuito il senso di solitudine e tante volte costretto all’isolamento. E questa situazione certamente ha creato non poche fatiche anche per garantire le cure. Perché come ci ricorda anche papa Francesco nel suo messaggio per questa XXIX Giornata mondiale del Malato si può parlare di buona cura solo se essa ha come punto di partenza la relazione autentica col malato, altrimenti manca la parte fondamentale. È necessaria una relazione fondamentale con le persone malate, affinché nessuno si senta “escluso e abbandonato”. È la meta che il papa indica per il prossimo 11 febbraio. Una società è tanto più umana quanto più sa prendersi cura dei fragili “con efficienza animata da amore fraterno”. E questo modo di stare accanto è quello di Cristo, è Luce che rischiara il buio attuale. Come ufficio diocesano di Pastorale della Salute anche quest’anno, nonostante le difficoltà e i limiti, abbiamo cercato di programmare alcuni momenti di riflessione, formazione e preghiera che saranno resi “raggiungibili” grazie al canale YouTube della Diocesi:Lunedì 8 febbraio 2021, ore 20.30, presentazione del nuovo libro di don Santi Grasso: “La fragilità necessaria”. Approfondimento e dialogo con l’autore, guidato da Anna Raspar.Mercoledì 10 febbraio 2021, ore 19, Veglia mariana, animata dall’Unitalsi diocesana. Presiede don Carlo Bolcina.Giovedì 11 febbraio 2021, ore 16.30, Cormons – Santuario Rosa Mistica: Celebrazione Eucaristica. Presiede l’Arcivescovo Carlo (trasmessa sia sul canale Youtube diocesi sia sul sito chiesacormons.it).Mercoledì 24 febbraio 2021, ore 20.30, presentazione del documento Cei: “Alla sera della vita”. Presentazione a cura dell’Arcivescovo Carlo, presidente commissione episcopale italiana per la carità e salute, e di don Massimo Angelelli, direttore ufficio nazionale di pastorale della salute. Guida l’incontro Anna Raspar.Quest’ultimo appuntamento è particolarmente rivolto ai medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari per aprire mente e cuore su una realtà molto delicata. Ringrazio anche tutti i responsabili e operatori delle case di riposo, degli ospedali per tutto quello che fanno con passione per risolvere questa situazione pandemica e rendere più leggero il momento. A questo proposito chiedo il favore, soprattutto agli operatori delle case di riposo, di poter facilitare la trasmissione della Santa Messa dell’11 febbraio per gli ospiti. Non lasciamoci scoraggiare, viviamo questo tempo con fede, prudenza e responsabilità… verso un rinnovato cammino!