Emporio della Solidarietà: realtà in crescita/ Gocce di Carità

Dal mese di ottobre è finalmente in attività l’Emporio della Solidarietà di Cervignano: il quarto Emporio dopo quello di Gorizia, di Monfalcone e di Gradisca d’Isonzo. Sarà aperto al pubblico di martedì e di venerdì dalle 15.30 alle 18.30 nei locali di via Trieste 17: potranno accedere coloro che sono titolari della tessera. Per coloro che beneficiavano già del servizio di distribuzione alimenti della Caritas parrocchiale di Cervignano possono ottenere la tessera rivolgendosi direttamente all’Emporio il martedì e il venerdì dalle 9.00 alle 13.00. Per coloro, invece, che non hanno beneficiato del servizio di distribuzione alimenti della Parrocchia di Cervignano per ottenere la tessera dell’Emporio devono rivolgersi al Centro di Ascolto parrocchiale aperto il martedì e venerdì dalle 9.30 alle 11.00 presso la Casa canonica in via Verdi, 2.Questo progetto nasce da un’intuizione della comunità parrocchiale di Cervignano e dal suo Parroco, don Sinuhe Marotta. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria la Caritas parrocchiale ha visto un incremento delle famiglie, che ha causa della pandemia, si rivolgevano al Centro di Ascolto e al servizio di distribuzione di alimenti, ma allo stesso tempo hanno visto crescere le donazioni di beni alimentari da parte di aziende agricole, imprese della distribuzione commerciale e di singoli privati. Per poter dare una risposta migliore alla domanda crescente di aiuti alimentari la Parrocchia di San Michele di Cervignano ha chiesto alla Caritas diocesana di Gorizia di replicare sul territorio cervignanese il progetto dell’Emporio della Solidarietà. Nel cammino che ha portato alla realizzazione di questa idea progettuale la Caritas diocesana ha incontrato il sostegno concreto del Comune di Cervignano del Friuli, dell’Istituto di Credito Credifriuli e di diverse aziende agricole e imprese di distribuzione alimentare che si sono rese disponibili a donare generi alimentari all’Emporio. La Caritas diocesana ringrazia di cuore l’Amministrazione Comunale di Cervignano, Credifriuli e tutte le aziende donatrici.Dopo l’inaugurazione avvenuta il 1° agosto sono continuati i lavori di organizzazione e preparazione dei locali, affinché fosse tutto pronto per accogliere le persone nei locali dell’Emporio. La Caritas diocesana di Gorizia ringrazia tutti i volontari, che in diverso modo si sono impegnati per preparare gli ambienti e renderli accoglienti per ricevere quanti si rivolgeranno al servizio. Non si può dimenticare l’impegno che le volontarie del Centro di Ascolto parrocchiale hanno offerto per ascoltato tutte le famiglie che hanno chiesto di beneficiare del servizio dell’Emporio e aver preparato tutti i documenti necessari all’emissione delle tessere dell’Emporio. Un grosso contributo indispensabile per poter costituire e organizzare l’Emporio della Solidarietà è stato offerto dalla professionalità degli operatori dell’associazione di promozione sociale La Ginestra onlus che hanno messo a disposizione l’esperienza frutto della gestione degli altri Empori presenti sul territorio dell’Arcidiocesi di Gorizia.

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Dormitori “Faidutti” e “Vescovini”: un anno di accoglienza

Il servizio offerto, attivo a Monfalcone e Gorizia, non si è interrotto neanche nel periodo più acuto dell’epidemia

Nelle città di Gorizia e di Monfalcone ci sono due case per coloro che hanno perso la dimora: si tratta dei Dormitori “monsignor Luigi Faidutti” di piazza Tommaseo a Gorizia e “Aristide Vescovini” a Monfalcone.Le due strutture di accoglienza sono di proprietà parrocchiali: per il Dormitorio “monsignor Faidutti” la Parrocchia dei Santi Vito e Modesto di Gorizia, mentre per il Dormitorio “Vescovini” la Parrocchia di Beata Vergine Marcelliana di Monfalcone, concesse gratuitamente all’Arcidiocesi per offrire un servizio di accoglienza alle persone più povere che non hanno una casa dove trascorrere la notte. Il servizio offerto dai due Dormitori non si è interrotto neanche nel periodo più acuto dell’epidemia: proprio nel periodo del confinamento le due case di accoglienza della Caritas diocesana hanno offerto un servizio sulle 24 ore per ridurre i rischi di contagio agli ospiti. In questo periodo le persone accolte dai due dormitori potevano consumare i pasti all’interno della struttura.

Il dormitorio “Faidutti”Nei mesi di lockdown la Parrocchia di Piazzutta, a Gorizia, ha concesso alcune sale dell’oratorio adiacente e l’area esterna dello stesso oratorio per accogliere, durante il giorno, gli ospiti del Dormitorio. Da settembre 2019 ad agosto 2020 le due case di accoglienza della Caritas di Gorizia hanno offerto un totale di 14.158 pernottamenti  In particolare, per ciò che riguarda le accoglienze del Dormitorio “monsignor Faidutti”, tra i mesi di settembre 2019 e febbraio 2020 – prima dell’inizio del periodo di lockdown dovuto alla pandemia causata dal virus COVID-19 – mensilmente gli ospiti accolti dal Dormitorio “monsignor Luigi Faidutti” erano mediamente tra le 73 alle 88 persone.Con i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, che hanno imposto il confinamento per ridurre il contagio del coronavirus, le accoglienze sono scese a una quarantina di ospiti nei mesi tra marzo e giugno, scese poi a 17 persone accolte nel mese di agosto.Le norme che hanno limitato gli spostamenti hanno quindi ridotto anche l’arrivo di ospiti richiedenti asilo che si recano a Gorizia per sbrigare pratiche burocratiche di rinnovo dei titoli di soggiorno e legali riguardo al loro status giuridico.Il Dormitorio “Faidutti”, inoltre, non potendo offrire spazi consoni alla quarantena preventiva, ha dovuto sospendere le nuove accoglienze.Il numero di pernottamenti offerti dal Dormitorio goriziano sono rimasti su una media di 1.000 al mese da settembre 2019 fino a giugno 2020. Come si è già evidenziato, c’è stata una riduzione del numero degli ospiti accolti dal mese di marzo 2020.Si può, quindi, concludere che è aumentato il tempo medio di pernottamenti per ospite dopo l’entrata in vigore dei Decreti ministeriali che hanno dato il via al periodo di confinamento. In quei mesi gli ospiti richiedenti asilo e protetti, non potendo sbrigare le pratiche legali e burocratiche e non potendo trasferirsi in altra città, sono dovuti rimanere ospiti del Dormitorio.

Il dormitorio “Vescovini”Il Dormitorio “Aristide Vescovini”, a differenza del Dormitorio “monsignor Faidutti”, offre ospitalità a un massimo di 8 persone.La casa di accoglienza della città dei cantieri, pur avendo meno posti a disposizione rispetto al Dormitorio di Gorizia, ha comunque offerto ospitalità mediamente tra le quattro e le nove persone al mese.Per quanto concerne, invece, i pernottamenti mensili offerti dal “Vescovini”, la casa di accoglienza monfalconese ha offerto da un minimo di 77 pernottamenti registrati nel mese di settembre 2019, a un massimo di 155 pernottamenti del mese di luglio 2020.