Celebrata a Udine la Giornata della Riconoscenza

Grande assemblea sabato 2 dicembre all’auditorium “Don Bosco” dell’Istituto Bearzi di Udine per l’annuale Giornata della Riconoscenza, ritrovo sentito, ma nello stesso tempo difficile per 300 famiglie che nel 2016 hanno dato l’assenso al prelievo degli organi di un proprio congiunto finalizzato al trapianto terapeutico. Come avviene ormai da diversi anni queste hanno aderito all’invito che l’Associazione Donatori di Organi del Friuli Venezia Giulia (A.D.O.-FVG) e il Centro Trapianti Regionale hanno voluto indirizzare loro per la consegna di un attestato di riconoscenza per l’atto di alto valore etico dimostrato. Moltissime le autorità presenti, tra le quali il Vice Prefetto di Udine, il sindaco della città friulana, l’assessore regionale alla salute Maria Sandra Telesca, medici, rappresentanti di Associazioni. Si tratta dell’unico esempio di riconoscenza che viene esplicitata pubblicamente in Italia ai tanti donatori silenti ai quali viene negato per legge anche quell’atto consolatorio che potrebbe essere rappresentato dalla conoscenza dei beneficiati del dono. La sala, gremita di parenti dei donatori, attraverso le parole dei loro rappresentanti ha trasmesso un pathos così denso di significati che chi ha vissuto quelle esperienze si è sentito profondamente emozionato. A rappresentare i donatori la famiglia Sorrentino, la cui figlia Serena con fortezza ha espresso il significato del dono che l’ha segnata nel cuore e l’ha arricchita unitamente ai suoi cari.Il cav. Giorgio Antico, presidente provinciale dell’A.D.O., dopo avere ringraziato a nome della comunità, tutti gli attori di quell’atto solidaristico ha aggiunto: ” la possibilità del trapianto ha costretto i vivi a spendere un po’ del loro prezioso tempo a decidere se vorranno un dì donare gli organi. Non tutti sono in grado di condividere la solidarietà o la carità senza attraversare prima percorsi duri. I donatori sono portatori di istanze sociali, civili, di tutela dei diritti, rappresentano il collante contro gli egoismi, i razzismi, le sopraffazioni”.Il presidente emerito dell’A.D.O. regionale e tra i suoi fondatori, Dott. Franco Biffoni, ha espresso con un calore incredibile il suo compiacimento per il popolo del “sì”, come ha chiamato i familiari presenti che hanno dato l’assenso a un grande gesto di amore e civiltà. Per il Centro Regionale Trapianti è intervenuto il Dott.  Roberto Peressutti che, dopo avere illustrato gli ultimi dati delle donazioni effettive che ci pongono ai vertici nazionali, ha manifestato il suo plauso ai sempre altruisti e solidali cittadini del Friuli Venezia Giulia. Il gotha della medicina friulana rappresentato dai primari delle varie specializzazioni coinvolti nel processo donazione-trapianto era rappresentato da Ugolino Livi (cardiochirurgia), Andrea Risaliti (chirurgia trapianti), Amato De Monte (terapia intensiva) e altri.Nel corso delle testimonianze è stata data la parola a don Maurizio Qualizza, il quale sottolineato come in questi gesti si dia anche il proprio cuore ed è l’amore, non altro, la cifra che dà senso al tutto. Un amore che diventa risposta ad un’attesa, ad un avvento che è anche il significato di questo tempo che ci porta al Natale del Signore. Un tempo che certamente porta con sé una ferita umanamente insanabile, con la possibilità però di diventare “feritoia” attraverso la quale può passare nuovamente una luce in grado di dare senso e speranza all’esistenza. Le famiglie presenti provenivano da tutte e quattro le province della Regione, strette in un ideale abbraccio e formanti ormai una sola famiglia.