Campanili aperti: record di visitatori

Grande successo per la decima edizione di Campanili aperti, svoltasi domenica scorsa a Brazzano. Sono stati oltre trecento i visitatori che nell’arco del pomeriggio hanno preso parte alla manifestazione, organizzata in collaborazione con l’Unità Pastorale di Cormòns, il Comune e la Società Filologica Friulana. Un flusso ininterrotto di persone, provenienti da tutta la regione, in fila per tutto il pomeriggio per accedere alle due torri. Nel corso della visita guidata, dopo i saluti del presidente dell’associazione Andrea Nicolausig e dell’arciprete mons. Stefano Goina, è intervenuto il prof. Hans Kitzmüller che ha presentato la storia di Brazzano e in special modo della pieve di San Giorgio ricca di tesori artistici. Al termine il prof. Giulio Tavian ha illustrato ai presenti alcuni dati sulle campane di Brazzano facendo luce sulla storica campana mezzana della torre.La storia plurisecolare della chiesa di San Giorgio di Brazzano, scrigno di gioielli lignei scolpiti nel Rinascimento da Ridolfi e Martini che testimoniano la fede dei nostri padri, riguarda anche le campane, strumenti imponenti dalla voce maestosa che richiama in ognuno di noi i ricordi dell’infanzia. Un breve accenno in merito è stato recentemente relazionato in occasione della manifestazione Campanili aperti che si è tenuta con gran concorso di visitatori,c omplice la bellissima giornata, a cura dei Campanari del Goriziano.Il concerto delle campane di San Giorgio, protette dall’ampia e tozza torre merlata, è impostato in tonalità di fa maggiore (fa, sol, la) che si ripresenta sul campanile della sottostante chiesa di San Lorenzo. Se l’impasto sonoro non offre certo una qualità timbrica di rilievo, si segnala che la campana mezzana, di sagoma tardo gotica, è tra le più antiche conservate nella nostra diocesi: risale, infatti, al 1543 e fu realizzata dal fonditore Bernardini. Le notizie sono desumibili dalla faticosa lettura, previo lavaggio effettuato dallo scrivente, delle iscrizioni a rilievo presenti sulla campana che, dopo un adeguato restauro che si rende necessario per le deplorevoli condizioni dello strumento, saranno verosimilmente più decifrabili. Per quanto si può oggi osservare, sulla calotta della campana è presente un’iscrizione latina in textura quadrata stesa ad anello tra due bordi in rilievo e di difficile comprensione per la presenza di varie incrostazioni: tuttavia, vi si può desumerela data di fusione (MCCCCCXXXXIII). A contatto con detto bordo inferiore, una iscrizione in capitale longobardaindica il fonditore (OPVS BERNARDINI). Il fianco si presenta libero. Un’altra iscrizione assai abrasa,sempre in capitale longobarda, poggia su un bordo che corre sul fianco inferiore: vi si leggono solamente le parole “Quest’opera” alle quali, probabilmente, erano aggiunte ulteriori informazioni sul committente della fusione. Sul bordo di battuta, infine, corre una sobria decorazione fitomorfa.La campana maggiore è stata fusa a Udine nel 1954 da Giovanni Battista De Poli: sul fianco presenta alcune figure sacre (Madonna incoronata col Bambino, il Crocifisso, San Giuseppe, Sant’Antonio di Padova, San Sebastiano); vi sono anchedelle fasce con decorazioni elaboratissime firmate da Angelo De Poli, oltre alle invocazioni di rito e alla preghiera del Requiem che la qualifica come campana funebre. La campana piccola è stata fusa a Udine nel 1933 dallo stesso fonditore: sul fianco presenta Sant’Antonio di Padova, San Giuseppe, San Giorgio, targhe con invocazioni e decorazioni fitomorfe.All’entusiasmo e all’impegno dei Campanari del Goriziano si deve quindi la scoperta, o riscoperta, di una campana così antica presente sul nostro territorio, un dono dei nostri progenitori che la salvarono, interrandola, dalle requisizioni napoleoniche e che oggi ci offrono con la promessa di preservarla per le future generazioni, un gioiello storico che si somma agli altri presenti sulla verdeggiante altura di San Giorgio di Brazzano.

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Appuntamenti e notizie in breve

Pellegrini a BarbanaSi rinnova sabato 4 giugno il pellegrinaggio dei scampanotadôrs all’isola santuario della Madonna di Barbana.Il programma prevede alle ore 14.00 la partenza in bicicletta da Aquileia (piazza Capitolo); alle ore 15.00 la partenza da Grado. Arrivati a Barbana ci sarà la possibilità di salire il campanile per lo scampanio a partire dalle ore 16.15. Alle 17.30 l’assistente don Moris Tonso celebrerà l’Eucarestia per tutti gli scampanotadors con il ricordo dei defunti. Alle ore 19.00 si terminerà con la cena conviviale ad Aquileia.

Scuole campanarieÉ ripreso in queste settimane e continuerà nelle prossime settimane a San Lorenzo Isontino il tradizionale corso che si tiene il mercoledì pomeriggio dalle 17.30 alle 18.30.Nel mese di giugno si svolgerà il corso estivo a Medea presso la chiesetta di Sant’Antonio sul colle i giorni 6, 8, 13 e 15 giugno dalle ore 17.00 alle ore 18.00.

Festa dei campanari a CaprivaSi svolgerà a Capriva la 16.a edizione della “Festa dei Campanari del Goriziano” in programma sabato 3 settembre. Nel corso dell’estate verrà reso noto il programma.

Perteole: riuscita rassegnaDopo due anni di stop dovuti al Covid è ripartita la rassegna dell’Ottava di Pasqua a Perteole in occasione della festività paesana, con una folta presenza di scampanotadôrs. Un plauso agli organizzatori per aver ripreso una storica e bella tradizione.