Campanari: è stata davvero una festa!

I Campanari del Goriziano hanno scelto la comunità di Capriva come sede per la festa annuale associativa. Un pomeriggio di certo alternativo nella Parrocchia del SS. Nome di Maria lo scorso sabato 3 settembre, dove i sacri bronzi della torre campanaria hanno suonato a festa proponendo tutte le melodie della storica tradizione friulana e slovena della nostra Arcidiocesi eseguite dalle numerose squadre campanarie accorse da tutti i campanili vicini dell’Arcidiocesi di Gorizia.Già nel 2018 la comunità caprivese aveva ospitato un’altra manifestazione importante per i campanari ovvero “Campanili Aperti”; nell’occasione, era stata allestita una mostra intitolata “Il nestri Tor” dedicata alla vita storica e alle varie vicende che hanno toccato il campanile della parrocchiale accompagnate dalle foto di Mario Grion. Si è deciso dunque di riproporla anche quest’anno, a seguito del notevole seguito ricevuto in precedenza, in occasione della Festa dei Campanari del Goriziano.Come da programma, oramai già ben consolidato negli anni giunti oramai alla 16^ edizione, si prevedevano quattro momenti fondamentali: nel primo il concerto campanario con esibizione dei vari gruppi, il secondo, invece, con la presentazione del libro “I Campanili di Capriva” scritto da Giovanni Marega di San Lorenzo Isontino, maestro di campane e ricercatore il quale ha ideato un racconto esaustivo sull’edificio campanario con vicende inedite o dimenticate dagli stessi caprivesi. All’interno del libro fondamentale è il contributo, attraverso un minuzioso saggio, del compianto architetto Francesco Castellan che aiuta il lettore ad immergersi completamente nella lettura tecnica del libro. Il volume è stato presentato da Giulio Tavian in una chiesa gremita da campanari ma soprattutto dagli stessi caprivesi.Il terzo momento previsto era la celebrazione eucaristica della Santa Messa presieduta da don Moris Tonso, assistente ecclesiastico dei Campanari del Goriziano e concelebrata da don Maurizio Qualizza Amministratore parrocchiale di Capriva e Moraro e da don Ugo Bastiani caprivese doc di nascita. La celebrazione è stata accompagnata dal Gruppo Polifonico Caprivese. Durante la liturgia le letture sono state proclamate nelle varie lingue parlate dai Campanari del Goriziano: italiano, friulano, sloveno e bisiaco. A fine della sacra liturgia, prima della benedizione finale, è stata recitata la preghiera del campanaro in lingua friulana per coronare la fedeltà al Signore.Quarto ed ultimo appuntamento è stato il momento conviviale presso le opere parrocchiali: qui il gruppo catering del Gruppo Polifonico Caprivese e membri dell’associazione campanaria hanno cucinato per tutti coloro che hanno partecipato alla festa.I Campanari del Goriziano, capitanati dal loro presidente Andrea Nicolausig, si ritengono più che soddisfatti dell’ottima riuscita della festa che, come è sempre capitato, punta a valorizzare anche la comunità che li ospita e questo di certo lo si è percepito.Un ringraziamento sincero va al Primo cittadino Daniele Sergon per l’entusiasmo e la sensibilità  dimostrata nella valorizzazione di questa festa. Si ringrazia il Gruppo Polifonico Caprivese con la direttrice Lorella Grion e l’organista Fulvio Madotto per aver allietato la celebrazione eucaristica, la grande disponibilità del gruppo catering di Capriva e infine, non meno importante, la Parrocchia del SS. Nome di Maria, don Maurizio e don Ugo Bastiani per la sua ospitalità e spontaneità nell’accogliere tutti presso le opere parrocchiali.