III^ domenica di Avvento

Dalla Lettera Pastorale dell’Arcivescovo n. 8 “La preparazione: Giovanni Battista”na conversione [quella richiesta da Giovanni Battista] da cui non si è esentati perché si è dei “nostri” (essere “figli di Abramo” è il vanto delle folle che andavano da Giovanni per farsi battezzare, ma poco disponibili alla vera conversione). Una conversione che non consiste nel cambiare stato di vita o professione, ma nell’essere giusti e corretti nel proprio mestiere (in questo caso si presentano due esempi facilmente esposti ad abusi: i pubblicani, esattori delle tasse, e i soldati) e nell’essere generosi e condividere. La fedeltà alla verità e alla giustizia porta Giovanni Battista in carcere.Come vivere da cristiani “convertiti” il proprio lavoro, la propria professione?