I^ domenica di Avvento

Dalla Lettera pastorale dell’Arcivescovo “Chi è il cristiano”L’ultimo discorso di Gesù riguarda la distruzione del tempio (prende avvio da un’affermazione sulla sua sorte seguita da una domanda sui tempi) e della città di Gerusalemme. All’interno di questo quadro si parla anche della persecuzione verso i discepoli (anticipo di quanto verrà narrato negli Atti) e della venuta del Figlio dell’uomo.Le indicazioni per i discepoli (e quindi anche per noi) sono preziose: non lasciarsi ingannare ma saper leggere i segni dei tempi (come indica anche la parabola del fico), non spaventarsi, sapere di essere aiutati dal Signore nella persecuzione, essere perseveranti (perché la perseveranza salva la vita), essere consapevoli che la liberazione è vicina, essere attenti a non lasciarsi prendere dalla dissipazione, vegliare nella preghiera. Il tutto confidando in quello che afferma Gesù: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”. [n. 55 “La distruzione del tempio e della città”].