Gesù si volta per ricordarci che con Lui non si scherza!

Il commento al Vangelo di domenica 4 settembre 2016

1 Settembre 2016

È una pagina difficile quella che la Liturgia, oggi, ci regala: in questa lettura continuativa del Vangelo di Luca siamo giunti al capitolo 14: le esigenze della vita evangelica, le condizioni per essere discepoli.Al di là di tutte le letture “vocazionali” o da radicalismi è possibile individuare una chiave di lettura chiara: “siccome molta gente andava con lui… si voltò”… Gesù si volta e ricorda a questa folla tanto numerosa quanto impersonale che con Lui non si scherza. Con Lui non è sufficiente farsi prendere da facili entusiasmi. Per evitare equivoci, Gesù vuole essere chiaro sin dall’inizio. Per evitare che s’inizi a costruire una casa senza avere un adeguato finanziamento per terminarla, dice a colui che vuole seguirlo di pensare bene a ciò che si sta facendo, e magari di attendere ancora un istante, se non si è sicuri. Per evitare che ci s’imbarchi in un’impresa che poi non si riesce a sostenere perché si deve lottare contro qualcosa o qualcuno più forte di se stessi, chiede di aspettare, di ragionare, e di fare le scelte giuste.Allora la domanda è “chi è il discepolo?” È colui che segue il Maestro… è colui che giunge a dare la vita come Gesù e per Gesù!Ecco, allora, che il brano di questa domenica ci invita a verificare la serietà delle nostre decisioni. Il primo impedimento all’essere discepoli è quello di non essere disposti, sulla Parola del Signore, a mettere in gioco che cosa marginali: vogliamo seguire Gesù, ma senza toccare i nostri legami con le persone, i beni, la nostra stessa vita. Gesù finisce per essere una delle tante attenzioni ma non il criterio delle nostre attenzioni! Il Vangelo ci ricorda che, agendo in tal modo, non ci differenziamo dalla folla che seguiva Gesù ma rischiamo di essere anonimi!La sequela è esigente ma fattibile! Sicuramente non è una favola da raccontare ma una scelta ponderata. Il Signore ci chiede fare un salto di qualità nella nostra relazione con Lui… non può bastarci rimanere anonimi… Concludo con una frase che ci invita a riflettere: “Ancora una volta, Dio è così: prendere o lasciare. Bisogna pensarci bene, perché non è uno scherzo, seguirlo. Ma – come si dice – il gioco vale la candela: un po’ di testa, un pizzico di radicalità evangelica ed una buona dose di fiducia in cambio della vita eterna… chi me lo fa fare di rinunciarvi?”Alla luce di questa Parola, che cosa può cambiare nella nostra vita?