Quando bisogna ricordare un defunto nella celebrazione della messa?
La ricchezza della tradizione spirituale della Chiesa prevede e consiglia che per i propri cari defunti si preghi durante la celebrazione della messa.
Nel momento in cui la comunità cristiana viene in modo più forte la comunione con il Signore, si chiede di poter vivere la comunione anche con i propri cari defunti. Nella liturgia infatti è come se si anticipasse un po’ la vita eterna, è come se ci trovassimo nella piazza d’oro della Gerusalemme celeste, alla presenza del Signore, dei santi e di tutti coloro che sono stati uniti a Cristo con il battesimo o con il desiderio del battesimo. Nella liturgia anticipiamo la comunione che sarà piena quando Dio sarà tutto in tutti. Per questo è molto bello e opportuno ricordare i defunti in questo momento.
La devozione ha individuato dei momenti in cui può essere utile pregare per un proprio caro defunto durante la celebrazione della messa. In genere si ricordano i defunti dopo 8 giorni e dopo 30 giorni dalla morte o dal funerale. Anche dal punto di vista della dinamica del lutto questi sono dei periodi molto significativi. Prima del funerale ci sono sempre tante persone che sono vicine alla famiglia che piange un defunto e ci sono tante cose da fare. Dopo il funerale però tutti tornano alle proprie occupazioni e la famiglia spesso si sente sola, smarrita e vuota. Ritrovarsi dopo 8 giorni significa dire che non si è spariti, che il defunto non viene immediatamente dimenticato. Anche ritrovarsi dopo 30 giorni dà l’occasione per assicurarsi su come stanno le persone più direttamente coinvolte nel lutto: è il momento per chiedere se c’è bisogno di qualcosa e se si sta trovando un nuovo equilibrio.
C’è poi chi ricorda ogni mese la persona scomparsa. Sicuramente farlo una volta all’anno nel giorno anniversario della morte, nel giorno della nascita al cielo, aiuta a mantenere un senso di gratitudine verso coloro che ci hanno preceduto.