I parenti possono partecipare al Sacramento dell'Unzione?
Risposte a domande semplici per chi vive nella comunità cristiana
Tutti i sacramenti servono al bene non solo di una persona, ma di tutta la comunità. Tutti i sacramenti hanno un valore ecclesiale e pertanto sono pubblici e aperti alla partecipazione degli altri. Anche il sacramento della riconciliazione nella sua forma ideale prevede una preparazione comunitaria e una conclusione comune dopo la confessione individuale.
Anche il sacramento dell’Unzione, pertanto, è segno che riguarda la comunità, rappresentata se non altro dai parenti e dai vicini, che vivono da vicino la malattia o l’anzianità del loro caro.
Questa partecipazione della comunità al sollievo della sofferenza dato dall’Unzione degli Infermi è particolarmente evidente quando tale sacramento si celebra nel contesto di un’eucarestia in chiesa. Tuttavia anche quando l’Unzione viene donata in casa sarebbe opportuno chiamare un discreto numero di persone che possano accompagnare la preghiera dell’anziano o dell’ammalato. L’atto penitenziale con cui comincia il rito e la preghiera dei fedeli richiedono che non ci sia solamente il sacerdote e il destinatario diretto del sacramento. Certo in caso di emergenza basta la presenza del sacerdote e dell’ammalato, ma non è assolutamente la situazione ideale: è veramente triste quando il sacramento viene donato così.
A volte l’Unzione degli Infermi viene preceduta anche dal sacramento della Riconciliazione. In quel caso chiaramente sarà da garantire l’opportuna riservatezza a questo momento, ma terminata la confessione la celebrazione abbia un richiamo comunitario.