La pallacanestro degli anni Settanta

La pallacanestro negli anni ’70 è stata quella che probabilmente ha prodotto a livello europeo più talenti contemporaneamente. Anni in cui Grecia e Turchia, ora due Nazioni trainanti di questo sport a livello di club, non erano ancora emerse: Spagna, Italia, Jugoslavia, Unione Sovietica e Israele erano i Paesi guida del movimento. Annate in cui in Coppa dei Campioni il Varese di Dino Meneghin e la pallacanestro Cantù di Recalcati dominavano in Europa assieme al Real Madrid di Corbalan e il Maccabi Tel Aviv di Miki Berkovich. Nel 1979, mentre nella nostra piccola realtà goriziana furoreggiava la Pagnossin di Pondexter e Jim Mc Gregor; si svolsero gli europei di basket e ci fu la vittoria del Bosna Sarajevo della coppa dei Campioni nella finale contro la pallacanestro Varese. L’Eurobasket ’79 aveva visto la vittoria dell’Unione Sovietica che nella finale di Torino aveva battuto l’Israele: un girone di qualificazione di questa manifestazione si era giocato anche a Gorizia ed al palasport delle Grappate si erano affrontate proprio Israele, la Jugoslavia, la Polonia e la Francia, Epica fu la partita fra gli israeliani e gli jugoslavi, in un palazzetto esaurito e strapieno di tifosi jugoslavi zittiti dal canestro del sorpasso all’ultimo secondo di Miki Berkovich che aveva regalato la vittoria ai suoi per 77-76. Altri tempi. Ora dobbiamo assistere al declino di squadre storiche e che in quegli anni la facevano da padrone.È notizia di pochi giorni fa che la Pallacanestro Forlì, spesso avversaria di Gorizia, ha dovuto chiudere i battenti rinunciando a proseguire il proprio campionato. Probabilmente mai come nel basket si avverte la difficoltà del momento. Solo nel nostro piccolo Gorizia, Gradisca e Cividale nel corso degli anni hanno dovuto alzare bandiera bianca, per non parlare poi di società storiche come l’Ap Udine o Pordenone, bestia nera di Gorizia proprio negli anni ’70 quando era targata Postalmobili.