La nuova frontiera del calcio

Ormai non passa giorno che i padroni del vapore non ne inventino una nuova. La Federazione calcistica sudamericana ha deciso di portare a sedici le squadre partecipanti alla Coppa America. Tolti, però, gli Stati minuscoli che da sempre non partecipano alle competizioni, viene da chiedersi: da dove sbucano fuori sedici squadre? Ed ecco che subito salta all’occhio la risposta. Dal 2019 la competizione sarà ad invito per sei nazionali fuori continente. Per il 2019 lo stesso sarà fatto alle nazionali “latine” di Spagna, Italia e Portogallo, oltre a Messico e Stati Uniti che organizzeranno la manifestazione, e ad un’altra che probabilmente sarà l’Australia. La nostra Federazione ha per il momento glissato su questo spinoso argomento. Sarà sicuramente all’ordine del giorno di qualche prossimo Consiglio Federale; in cambio di una barca di dollari, fra sponsorizzazioni e diritti vari, alla fine l’invito verrà senz’altro accolto con buona pace di tutti. Il tutto mentre non ci si accorge della crisi che ha attanagliato il sistema, con diverse società, dalla serie B in giù, che non ce la fanno ad andare avanti. Il progetto Lega Pro (ex serie C1 e C2 prima, solo C1 poi), che all’inizio aveva racchiuso circa 120 società è ampiamente naufragato. Dalla prossima stagione si ritornerà alla vecchia denominazione serie C, in attesa di una nuova stretta, che entro 2 stagioni porterà a restringere ulteriormente le attuali 60 società, in sole 40, suddividendole in due soli gironi. Ma già si vocifera che la tappa successiva sarà un’ulteriore cura dimagrante.