Il futuro della Pro Gorizia

Archiviata con soddisfazione la promozione in prima categoria, per la ProGorizia è tempo di bilanci e di progettazione del futuro. Con la quasi certa conferma in panchina di mister Coceani, il diesse Valentino Andaloro, fin da subito inizierà il mercato che dovrà portare in riva all’Isonzo qualche pezzo da novanta per rinforzare ulteriormente un gruppo già di per se ben attrezzato. L’intenzione è quella di proseguire la scalata delle gerarchie del calcio dilettantistico regionale e per questo, il prossimo campionato, viene visto come ulteriore tappa di avvicinamento ai campionati che la storia e il blasone della società meritano.Il primo nodo da sciogliere sarà il ritorno o meno sul campo di calcio della Campagnuzza, che si spera, venga ultimato prima dell’inizio della prossima stagione agonistica; il Comune, proprietario del terreno, indirà una gara d’appalto sulla sua gestione, come legge richiede, ma si spera che sia proprio la Pro Gorizia ad aggiudicarsela, anche perchè è l’unica società a non avere a disposizione un terreno di gioco. In questo modo non dovrebbe essere più quello di Mossa il campo designato per le partite di campionato della prima squadra: su quel terreno potrebbero essere dirottate le formazioni del settore giovanile che quest’anno giocavano a Moraro.Alla Pro vogliono consolidare anche il gruppo dirigenziale e cercare di riavvicinare sia sponsor che tifosi. È un lavoro sicuramente lungo e laborioso ma è anche vero, che dopo anni in cui in casa goriziana si viaggiava a vista, con il nuovo gruppo dirigenziale con in testa il presidente  Bressan e il suo braccio destro Dapas, finalmente serietà e programmazione sono ritornate di casa. Ci sarebbe intenzione, poi, anche di stringere ancor di più i rapporti di collaborazione con le altre due realtà calcistiche cittadine quali l’Azzurra e l’Audax Sanrocchese: non si arriverebbe certo ad una fusione ma ad un’unità di intenti e sinergie comuni, per gestire le prime squadre e i vivai. Ma queste sono solo ipotesi per il futuro. Intanto godiamoci dopo diciassette anni di patimenti e delusioni, un salto di categoria dei biancoazzurri; passata l’estate, sapremo che Pro Gorizia sarà.