Serata coinvolgente con “Gone with the Swing”

Venerdì 24 marzo – al Teatro “L. Bratuž” nell’ambito dei “Concerti della Sera” l’Associazione culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” ha presentato con vivo successo di pubblico l’orchestra “Gone with the Swing”, diretta dal M° Raoul Nadalutti, con gli ospiti solisti Stefano Muscovi alla tromba, Beppe Di Benedetto al trombone e Andres Villani al sassofono e flauto. La big band si è esibita nei più importanti teatri e piazze italiane ed estere, in trasmissioni televisive, in  rilevanti manifestazioni jazzistiche tra cui Jazz&Wine of Peace, Peschiera Jazz Festival, MareziJazz in Slovenia, dedicata questa proprio alle big band; ha registrato due album: “GO!” nel 2012 e “Live!” durante un concerto nel dicembre 2013. L’uscita dell’orchestra dalle quinte e l’accensione delle luci sul palco sono state introdotte da un assolo al buio del batterista, suggestione teatrale e musicale allo stesso tempo. E poi via con una serie di celebri brani jazz: li cito in ordine sparso, a iniziare con “Mr. Lucky” di H. Mancini a seguire con” Tiger Rag” di Nick La Rocca,”Sing, Sing, Sing (With the swing)” scritta nel 1936 da Louis Prima e resa celebre dall’orchestra di Benny Goodman, un intenso “My Funny Valentine” di R. Rogers, e ancora  “Moanin’ ” di C. Mingus, e alcune composizioni care all’orchestra di Stan Kenton, tra cui “Malaga” e “Artistry Jumps” sigla della compagine americana, “In the Mood” di J. Garland e “Caravan” di Duke Ellington, per finire con “Opus one” che solitamente apriva le esibizioni della band di Count Basie e che qui invece ha chiuso la serata ed è stato bis in progressiva accelerazione ritmica. La “Gone with the swing”  (che più correttamente potrebbe titolarsi “… with the jazz”, vista la versatilità della band) è un’orchestra i cui componenti manifestano una disinvolta presenza sul palco oltre a una indubbia bravura strumentale diffusa in tutti i componenti, in effetti solisti (per citarne uno, il sax contralto e flauto Michela Ferro), come hanno dimostrato nei diversi assolo, di prammatica nelle esecuzioni jazz. Sono stati applauditi “guest” Muscovi, Di Benedetto e Villani: il primo, trombettista che si è cimentato, tra l’altro, in diversi eccellenti sovracuti; il secondo, uno tra i migliori trombonisti italiani, compositore e arrangiatore e il terzo, saxofonista e flatista di ampia competenza: l’esperienza e la preparazione musicale, hanno originato un alto livello di intonazione, emissione e sonorità, integrate in modo osmotico all’interno della band, diretta con discreta ma sicura gestualità dal M° Raoul Nadalutti, cui facevano riferimento tutti gli esecutori: sezione ritmica – batteria, due chitarre, basso e piano elettrico, brass – tre trombe, tre tromboni e tre sax (uno dei quali, il baritono, spigliato presentatore del concerto). Al termine del concerto gli ottoni sono scesi dal palco e suonando accompagnati dal battimani ritmico del pubblico – a Gorizia, dunque, applausi ritmati destinati non solamente alla Radetzky March! – hanno sfilato nelle corsie del teatro. Un altro estroverso fuori programma era avvenuto durante la mattinée dedicata alle scuole della provincia, quando alcuni i ragazzi furono chiamati sul palco a battere il tempo con degli strumenti a percussione. Si poteva leggere e si pronosticava sul sito della band: “Una serata all’insegna del jazz per divertirsi e apprezzare ospiti eccellenti… tra i migliori jazzisti italiani e stranieri”, a cui aggiungerei meritatamente l’intera band, e la promessa è stata pienamente mantenuta, di cui è stata riprova la soddisfazione del folto pubblico.