Polispostiva Nordest: i 25 anni di basket in carrozzina

I campionati fermi, anzi annullati per il 2020, per il basket in carrozzina si riprenderà si spera in autunno, ma per la Polisportiva Nordest targata Castelvecchio si fa festa, sono arrivate, infatti, le nozze d’argento.Era il lontano 6 maggio 1995 quando, davanti al notaio Giacomo Busilacchio, si è costituita l’associazione Polisportiva Nordest. Erano presenti in quella storica giornata i soci fondatori: Bernardino Petruz, Egone Tomasinsig, Gianni Braida, Fulvio De Sensi, Paolo Pizzoni, Gianfranco Ridolfi, Giulio Cesare Piccini, Michele Fabris, Massimo Linossi. Nello statuto il primo articolo recitava così: l’associazione ha come finalità quella di praticare e diffondere le varie discipline sportive fra i disabili e i giovanissimi. È stata una giornata memorabile, stava iniziando una bellissima avventura, a cui si sono aggiunti molti volontari ed atleti, giovani e meno giovani che volevano praticare lo sport, in una regione in cui esistevano in quegli anni poche associazioni sportive per disabili. La pratica della pallacanestro in carrozzina in questi luoghi mancava ed è iniziata con la Polisportiva Nordest. L’importanza di fare entrare in Regione questo modo di fare sport, aperto alle persone con la carrozzina, è stata subito compresa e condivisa da Mirella Della Valle e Leo Terraneo, dall’amministrazione comunale di Gradisca che ha concesso la palestra del Palasport, dal Comitato olimpico nazionale nella sua espressione Regionale, e dalla allora Federazione Italiana Sport Disabili. Il primo campionato 1995-1996 è stato una serie ininterrotta di sconfitte, che però hanno aiutato a prendere le giuste misure per quello che il futuro teneva in serbo.Con l’arrivo di Igor Dubrovski grande giocatore sloveno la squadra è cresciuta e in pochi anni ha raggiunto traguardi importanti. Da quel lontano 1995 ad oggi molti di questi traguardi sono stati raggiunti grazie anche al grande lavoro dei soci volontari, degli atleti che si sono succeduti nelle varie annate sportive e soprattutto dall’importante aiuto degli sponsor che hanno creduto in questa attività.Purtroppo quest’anno la stagione sportiva si è interrotta a causa dell’epidemia di Coronavirus e nel prossimo campionato si comincerà ripartendo da zero. L’intenzione della società è comunque quella di allestire una formazione rinforzata da qualche nuovo giocatore, per poter ambire all’obiettivo principale della prossima stagione sportiva e cioè quello di arrivare almeno ai play off promozione. Ma oggi è prima di tutto il momento e l’occasione per sottolineare la portata di quell’evento di un quarto di secolo or sono con l’auspicio, magari, possa veramente rappresentare un riferimento per la nascita di tante esperienze simili nell’ambito regionale ma non solo.