“La scena aperta”

È calato il sipario sulla 21esima^ edizione del Palio Teatrale Studentesco, un appuntamento divenuto ormai tradizionale e caratteristico nel tessuto cittadino isontino. I protagonisti assoluti sono stati gli studenti degli istituti superiori della provincia di Gorizia e della vicina Nova Gorica: circa una sessantina in totale. “G. D’Annunzio- M.Fabiani” di Gorizia, “Sandro Pertini” di Monfalcone, “Michelangelo Buonarroti” di Monfalcone: queste le scuole che hanno partecipato al campus teatrale del 13 e 14 aprile a Gradisca d’Isonzo nella Sala Bergamas, insieme alla partecipazione delle classi della scuola media “Giovanni Pascoli” di Cormons e del Gimnazija Nova Gorica. Le due serate hanno visto la partecipazione di un pubblico attento e partecipativo, circa 220 in tutto le persone che hanno assistito alla messa in scena delle rappresentazioni teatrali: mercoledì i ragazzi del “G. D’Annunzio-M. Fabiani” di Gorizia con “Fiume dei pianti”, giovedì invece “Non ho mai sentito le stelle” dell’istitito “M. Buonarroti” e “Chi è di scena!” della scuola “S. Pertini”, entrambi di Monfalcone. Inaspettato e carico di energia il flash mob dei ragazzi sloveni, un’innovativa proposta di teatro-danza con cui il Palio si è concluso.Fierascena, l’Associazione culturale, operante nell’ambito del Teatro sociale e di servizio, alla regia di questa rivoluzionaria edizione, ha voluto rinnovare e trasformare il Palio, a partire dal titolo: “La scena aperta”. Il palcoscenico come luogo protetto e stimolante da conoscere, vivere, abitare in maniera aperta, totale, spontanea. Non più la storica forma di competizione teatrale fra le scuole, ma due giornate all’insegna della condivisione, collaborazione e dell’amicizia. Lezioni, laboratori, workshop di giorno, spettacoli teatrali la sera: un’inedita formula di Palio, “un’esperienza entusiasmante, dove abbiamo avuto l’opportunità di pensare un progetto in stile Fierascena, impiegando il Teatro come strumento di incontro, scambio, confronto, crescita. Un luogo protetto per i giovani che, sentendosi al sicuro, sono stati liberi di essere protagonisti della scena, faticando e divertendosi allo stesso tempo, liberando spontaneamente l’immensa ricchezza che c’è in ognuno di loro e facendo brillare il Teatro” ha riportato Elisa Menon, presidente Fierascena. Una kermesse che ha dato luogo anche al coinvolgimento e all’integrazione fra le due culture, italiana e slovena, che hanno permesso la nascita di un clima di cooperazione fra i ragazzi, superando le barriere linguistiche, in nome della comune passione del teatro.A guidare i ragazzi sulla conoscenza delle differenti sfaccettature di cui si compone il Teatro, i docenti, artisti, professionisti di questa arte incondizionata. L’obiettivo finale era quello di proporre un nuovo modello connesso ad una teatralità differente, più attenta alla persona e al giovane attore ancora in fase di crescita.L’evento è stato promosso, anche quest’anno, dalla Provincia di Gorizia con il sostegno attivo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, del Forum Giovani della Provincia di Gorizia e delle amministrazioni comunali di Gradisca d’Isonzo e Grado e del Consorzio Isontino Servizi Integrati.