La multimedialità urbana sbarca a Gorizia

Case, strade, piazze, cortili, edifici industriali, aree verdi compongono un mosaico carico di suggestioni visive, sonore e tattili. Il festival “Invisiblecities” – festival internazionale di multimedialità urbana – esplorerà i legami fra città visibili e invisibili, attraverso l’arte multimediale in tutte le sue declinazioni.La kermesse, che animerà per la prima volta Gorizia da 3 al 7 giugno e, contemporaneamente, toccherà anche Nova Gorica, Miren e Trieste, intende riflettere e agire sulle dinamiche che legano spazi, persone ed emozioni attraverso le potenzialità offerte dai linguaggi della multimedialità e dell’interattività.Duplice lo scopo dell’iniziativa: portare in città nuove forme d’arte e far rivivere ambienti che, al momento, non hanno più un uso.Come spiegato nella conferenza stampa di presentazione da Alessandro Cattunar, presidente dell’associazione Quarantasettezeroquattro, organizzatrice del festival, “l’idea nasce proprio dalla constatazione della difficolta vissuta in questo momento. Uno dei concetti sviluppati è il partire dagli spazi che sono stati simbolo per la città e re-inventarli, mettendoli nuovamente al centro”.Per fare ciò sono stati invitati a Gorizia 28 artisti da Italia, Slovenia, Inghilterra, Olanda e Croazia, i quali lavoreranno dentro gli spazi di via Rastello, del Trgovski dom, in Galleria Bombi e in piazza Vittoria, dando vita a 12 installazioni interattive. “L’invito a tutti – ha sottolineato Cattunar – è di aprirsi all’interazione con gli artisti al lavoro e di non “subire passivamente” le installazioni ma diventarne parte grazie al loro carattere multimediale”.Le contaminazioni tra linguaggi saranno alla base di tutti gli eventi in programma, che ogni giorno dalle 9 del mattino a tarda sera animeranno gli spazi cittadini. Se da un lato infatti l’arte è sicuramente in grado di agire direttamente sugli spazi fisici, rendendoli elementi attivi e significativi, capaci di raccontare storie e comunicare emozioni, dall’altro le nuove tecnologie offrono molte possibilità di esplorare ciò che della città non appare immediatamente visibile: la sua storia, le molteplici vicende delle diverse comunità, i rapporti sociali ed economici ma anche le possibilità di immaginare e progettare il futuro. All’interno del ricco programma, delineato tra incontri, workshop, laboratori, installazioni e spettacoli, numerosi sono gli eventi che animeranno in particolar modo le serate goriziane. Spicca nella serata di venerdì 5 giugno alle 21:30 in piazza della Transalpina, proprio a cavallo tra le due città, lo spettacolo “A heap of broken images/Un cumulo di immagini infrante. Gorizia 1915 – 1918”, che sarà capace di unirà immagini e musica per raccontare il dolore della guerra. Ospite speciale della serata sarà Theo Teardo, compositore per il regista Paolo Sorrentino e vincitore dei premi “Ennio Morricone” e “David di Donatello”. Sabato 6, alle 21:30 piazza Vittoria diventerà un grande palcoscenico, ospitando la performance teatrale itinerante di Karim Galici e Veronica Rodriguez Gotay, che proporranno una rilettura delle “Città Invisibili” di Italo Calvino.A conclusione della rassegna, domenica 7 giugno, il concerto degli artisti Marko Batista e Boštjan Cadež, che si esibiranno in una performance che abbinerà musica e immagini, unite dallo stesso ritmo.Accanto agli eventi dedicati all’intrattenimento, anche numerosi incontri, presentazioni e conferenze, che puntano a raccontare la città, andando a valorizzarne le architetture e gli spazi già esistenti. Per il programma completo è possibile consultare direttamente il sito internet www.invisiblecities.eu