Concerto bandistico che unisce virtualmente tutta la regione

Il Covid-19 non ferma la tradizionale rassegna Bandistica Regionale ANBIMA Friuli Venezia Giulia (Associazione Nazionale delle Bande Italiane Musicali Autonome). Ogni anno i complessi bandistici si ritrovavano a rotazione in una piazza dei vari ex capoluoghi di provincia, l’anno scorso a Pordenone c’erano 25 complessi per la Rassegna Bandistica Regionale, una occasione d’incontro con brani musicali eseguiti tra tutte le bande, un’emozione difficile da dimenticare per chi vi partecipava e soprattutto per i tanti cittadini che vi assistevano. Nel 2020 la Rassegna ha raggiunto la quarantunesima edizione, però causa pandemia l’incontro non sarà organizzato come negli scorsi anni “tutti assieme”, cambierà la forma e sarà realizzato “tutti assieme solo virtualmente”. Il 4 ottobre in tutti i paesi e città in Friuli Venezia Giulia nei quali esiste un gruppo bandistico, si suonerà in piazza per creare un unico concerto ideale tra le 49 bande che hanno aderito a questa pregevole, interessante e positiva iniziativa. Con la pandemia il momento è molto difficile ma per i bandisti rimane sempre comunque la loro carta vincente: suonare all’aperto come sempre hanno fatto, accompagnando i momenti storici nei propri paesi, le celebrazioni, le processioni, tutti i riti a valenza non solo artistico-musicale ma anche sociale. Dalla volontà di dire a tutti che il Movimento Bandistico non è scomparso, nasce “La musica che unisce” la manifestazione che vedrà le Bande suonare nelle piazze dei propri paesi, durante quest’anno in cui non si possono svolgere assembramenti, ogni piazza, una Banda! con questa bella idea la “Rassegna Bandistica Regionale” sarà salva! Nel territorio dell’ex provincia di Gorizia sono quattro i complessi bandistici coinvolti nella manifestazione che suoneranno domenica 4 ottobre: la Banda Civica “Città di Monfalcone”, la Banda della Filarmonica di Turriaco, che compie quest’anno 150 anni, la Banda dei Donatori di Sangue di Villesse e la Banda Civica di Grado, in concerti e sfilate che chiuderanno sempre con le note dell’ “Inno alla Gioia” di Beethoven, l’inno dell’Europa.

(foto d’archivio)